Sul filo di lana, praticamente in extremis o come si direbbe calcisticamente “in zona Cesarini”, il Palazzo dei Congressi di Taormina verrà messo a norma per il G7 del 26 e 27 maggio. E la novità è che la svolta all’orizzonte dovrebbe avvenire non solo per le riunioni delle 35 delegazioni, ma anche per ospitare il concerto della serata del 26 maggio nel caso non dovesse essere possibile tenere l’evento nello scenario già previsto del Teatro Antico. L’auditorium di piazza Vittorio Emanuele è stato, infatti, individuato dall’organizzazione del vertice internazionale come luogo alternativo al Teatro Antico, nel caso in cui dovesse verificarsi una serata di maltempo o qualora, insomma, le condizioni ambientali ed atmosferiche non dovessero consentire lo svolgimento dell’evento planetario nella maestosa cornice del sito archeologico. Proprio al Teatro Antico si sta già lavorando alacremente in questi giorni per mettere a punto tutto quanto occorre, e le attività di preparazione alla storica giornata del 26 maggio, in cui dovrebbe esibirsi al Teatro l’Orchestra della Scala di Milano, vengono sovrintese dal direttore del Parco Archeologico di Naxos, l’architetto Vera Greco in collaborazione con Taormina Arte.
Il Palacongressi rappresenterà, invece, il “piano B” per il concerto con la sala grande da circa 900 posti. E proprio nella sala grande del Palazzo dei Congressi qualcosa si muove ed è stata, intanto, avviata l’opera di igienizzazione delle sedie ed a breve verrà sostituita la moquette. Il tutto verrà effettuato a cura dell’Aeronautica Militare del 3° reparto del Genio Militare, che attende a breve il nulla osta per dare il via alle opere decisamente più significative: quelle cioè che riguarderanno la pitturazione dell’intero prospetto esterno del palazzo e la sistemazione dell’impiantistica e degli arredi interni. I Vigili del Fuoco sono invece pronti a mettersi in azione per risolvere l’atavica questione dell’impianto antincendio.
“Nelle scorse ore ho ricevuto una telefonata da parte del Sottosegretario di Stato, Maria Elena Boschi, che nel confermare gli impegni presi nel suo sopralluogo del 24 febbraio scorso, ha ribadito che occorre completare il Palazzo dei Congressi, e fare i lavori in modo definitivo e non provvisorio – spiega Giardina – Il Sottosegretario Boschi, su mio suggerimento ha convocato anche il presidente Crocetta a Roma, e nel corso di un incontro avvenuto a Palazzo Chigi gli ha detto che anche la Regione Siciliana deve fare la sua parte e attuare qualcosa per il G7. L’impegno di Crocetta, mi ha riferito la Boschi, riguarda le opere in autostrada da far realizzare tramite il Cas ed il verde pubblico e l’arredo urbano da migliorare a Taormina. Ribadisco che la Boschi mi ha dato conferma che il Governo ritiene fondamentale la sistemazione del Palacongressi e vuole che venga messo nelle condizioni di ospitare eventualmente la serata inaugurale se problemi atmosferici dovessero creare l’impossibilità di utilizzo del Teatro. Il Palacongressi dovrà in tal caso accogliere per il concerto 700 ospiti, l’Orchestra della Scala e 18 Capi di Stato“.
Ed in vista dei lavori, il Commissario straordinario, Riccardo Carpino, sta definendo gli ultimi adempimenti procedurali. Ormai tutti i vari sopralluoghi per accertare i problemi del palazzo sono stati effettuati, ed anche nel pomeriggio di martedì scorso una delegazione ministeriale appositamente giunta da Roma ha avuto modo di visitare il Palacongressi, accompagnata per l’occasione dal vicequestore aggiunto Vincenzo Coccoli e nell’ambito delle attività di preparazione delle disposizioni di sicurezza e ordine pubblico e pianificazione della logistica sul territorio a cura del Questore di Messina, Giuseppe Cucchiara.