Il Movimento Cinquestelle pubblica una nota sulla situazione del canile municipale di Palermo, che sta tenendo impegnati la città e le istituzioni in questi ultimi giorni. A parlare è l’onorevole Paolo Bernini (M5s), che si è occupato della vicenda, sottolineando che la sinergia con la Prefettura, con l’Ufficio regionale del Dipartimento della Salute Pubblica Regionale della Sicilia “ha finalmente posto fine alla situazione illegale” venutasi a creare nel canile di Palermo.”Per ora è stato scongiurato il peggio e il trasferimento dei cani del canile di Palermo è stato bloccato. Tra l’altro la struttura Dog Professional non si è neanche più resa disponibile ad accogliere i cani; è anche auspicabile – prosegue – che ben oltre i proclami, le grandi onlus animaliste, in situazioni come questa si coordinino opportunamente per organizzare una straordinaria campagna di adozione, come del resto è nei loro compiti statutari e per cui percepiscono il 5×1000, al fine di evitare ora e in futuro che questi animali possano rappresentare un guadagno per chiunque”.
“Sebbene riconosciamo che sia necessaria e fondamentale la ristrutturazione del canile – osserva Bernini – pensare di deportare i cani verso una qualsiasi struttura, senza i dovuti controlli, è inaccettabile e fatto gravissimo da denunciare, al pari degli altri illeciti procedurali, come infatti ho provveduto a fare tramite il mio legale Aurora Loprete, insieme ai tanti volontari indignati. Per questo come portavoce Parlamentare del MoVimento 5 Stelle ho richiesto giorni addietro l’immediato intervento dei funzionari del Ministero della Salute. Inoltre mi risulta che sia stato disposto dal Comune di Palermo – conclude l’esponente del M5s – di corrispondere la cifra di 480 euro a cane per i 111 cani. Il che fa oltre 53 mila euro, quindi è evidente che per questa attività è obbligatoria una procedura negoziata, anche per questo procederò con il mio legale ad informare la corte dei conti su questa anomalia”.