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Targa Florio, a perdere la vita un perito assicurativo e un operaio escavatorista

venerdì 21 Aprile 2017

I due uomini che hanno perso la vita durante l’edizione numero 101 della Targa Florio, poi annullata, sono il co-pilota Mauro Amendola ed il commissario di gara Giuseppe Laganà.

Mauro Amendola, amante del rally

Mauro Amendolia, 52 anni, era un perito assicurativo e consulente di infortunistica stradale, e aveva un ufficio in via Giuseppe Natoli a Messina. Pilota esperto, da sempre era appassionato di corse automobilistiche, passione che ha trasmesso alle figlie, Gemma, 26 anni, e Valentina. Amendolia lavorava nel settore assicurativo ma la sua vera grande passione erano da sempre le corse con i colori della sua scuderia Messina Racing Team. Una passione, la sua, che condivideva con la moglie ed era riuscito a trasmettere anche alle figlie. A cominciare da Gemma, 27 anni, studentessa dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che oggi come navigatore si trovava a bordo della Mini Cooper finita fuori strada.Le due ragazze avevano fatto coppia in diverse gare. Gemma si era laureata lo scorso marzo in Architettura all’università di Reggio Calabria e durante l’estate lavorava in un lido balneare per mettere da parte un po’ di soldi. Mauro Amendolia aveva gareggiato in altre edizioni della Targa e nella città dello Stretto aveva organizzato il Messina Rally Day. La moglie di Amendolia è Rosaria Villari ed è il presidente del team Messina racing. Nella pagina FB di Gemma si vede la grande passione della famiglia per il rally. Diverse le foto dell’auto, una Mini Cooper, usata per le gare. In un video, postato sui social, la ragazza è alla guida della macchina: molti i commenti di apprezzamento. “Brava Gemma – scrivono sotto alle immagini i contatti della giovane – pulita e veloce”. “#Rallypassioneadrenalinapura“, l’hashtag creato da Gemma, fotografata insieme ad altri appassionati delle gare.

Oggi era alla guida della sua Mini Cooper, uscita di strada in uno dei tornanti di località Piano Torre – in territorio di Isnello, piccolo centro delle basse Madonie – molto probabilmente a causa del nevischio che ricopriva l’asfalto. L’auto ha travolto il commissario di gara, Giuseppe Laganà. Anche per lui non c’e’ stato nulla da fare.

Giuseppe Laganà, 56 anni, commissario di percorso della Targa Florio, travolto e ucciso durante la gara di oggi, faceva l’escavatorista a Catania ed è originario di Lentini, in provincia di Siracusa. Molto religioso, padre di due figli, nella pagina FB aveva postato una sua foto durante la Targa Florio dell’anno scorso col campione Jacky Ickx. Era anche un appassionato di motociclismo e fan di Valentino Rossi. Molti i commenti degli amici che hanno appreso della sua morte.

”L’equipaggio dell’auto, secondo regolamento si può alternare alla guida. L’incidente in cui sono morti il pilota Mauro Amendolia e il commissario di percorso Pippo Laganà, è avvenuto in un rettilineo dopo la postazione 30. Al momento dell’incidente non c’era nevischio e la strada si andava asciugando. Il commissario era a due metri dalla sede stradale e in posizione sopraelevata”. Questo è quanto ha affermato il direttore di gara della Targa Florio Marco Cascino in conferenza stampa.

“Amico di tutti, appassionato delle corse e pilota esperto”. Il presidente della sezione di Messina dell’Aci, l’ingegnere Massimo Rinaldi, ricorda cosi’ Mauro Amendolia, il pilota messinese deceduto a seguito dell’incidente avvenuto durante il rally della Targa Florio. “Conosceva le corse – aggiunge Rinaldi, presente anche lui alla Targa Florio – era arrivato secondo al campionato siciliano assoluto per appena un quarto di punto, aveva seguito numerosi corsi di guida sicura. Era un amico, di tutti, nell’ambiente lo conosceva tutti ed era sempre disponibile”. Perito assicurativo nel ramo macchine, Mauro Amendolia aveva trasmesso la passione per i rally e le corse a tutta la famiglia. “Negli anni scorsi, con la moglie navigatore, era arrivato decimo assoluto proprio alla Targa Florio”, ricorda il presidente dell’Aci di Messina. La figlia Gemma, ricoverata al Civico di Palermo in coma farmacologico, che gli faceva da navigatore, lo scorso agosto guidava proprio la macchina Mini Cooper con la sorella Valentina al fianco nel rally del Tirreno. La famiglia Amendolia e’ il cuore della Messina Racing Team, la scuderia per la quale correvano: la moglie, presente anche lei alla Targa Florio, è il presidente e Amendolia era il direttore sportivo.

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