Nuovo episodio di violenza al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele di Catania una dottoressa è stata picchiata, due sere fa, a, dove il 1 gennaio c’è stato un raid punitivo contro un medico dello stesso reparto.
Calci e pugni da parte di una paziente che, visitata, pretendeva di effettuare gli accertamenti non urgenti nello stesso ospedale e subito, aggredendo poi anche una infermiera che è intervenuta in soccorso della dottoressa. Lo denuncia, con una nota, il sindacato Fis-Usae, la Federazione sindacati indipendenti aderente alla confederazione Unione sindacati autonomi europei.
“E’ inconcepibile che, ancora oggi, dopo appelli, denunce, richieste di incontri con i prefetti e comunicati stampa – afferma il segretario territoriale del sindacato, Calogero Coniglio – gli infermieri, medici e tutto il personale sanitario dei pronto soccorso e dei reparti che operano, in prima linea, per la tutela del cittadino, siano oggetto di aggressioni. Ancora una volta – aggiunge – ci ritroviamo a raccontare e denunciare episodi in cui colleghi, armati solo di competenza, serietà e professionalità, si scontrano con l’arroganza e la prepotenza di chi conosce solo il linguaggio della violenza. Chiediamo l’intervento di tutte le istituzioni interessate di tutti quelli che hanno preso atto che con un personale sanitario impaurito e sovraccaricato non può essere più garantita l’assistenza, la città non merita questo indegno calpestio del più elementare diritto quale quello della salute”.