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Droga e omicidi, scatta il blitz allo zen

mercoledì 3 Maggio 2017
zen
Khemais Lausgi

La Polizia di Stato ha eseguito due misure cautelari, emesse dal G.i.p. su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di Vincenzo Viviano e Vincenzo Maranzano, ritenuti responsabili, in concorso, del tentato omicidio di Khemais Lausgi (alias Gabriele Alì).

Il fatto, avvenuto tra le vie del quartiere Zen a Palermo lo scorso 6 ottobre 2016, aveva destato un notevole allarme sociale sia per le modalità esecutive, con un accoltellamento all’addome e delle ferite da arma da sparo, sia per il verificarsi, pochi giorni dopo, del tentato omicidio ai danni di Benedetto Moceo, commesso con un colpo d’arma da fuoco dal figlio Calogero Moceo, poi arrestato. Le indagini svelano una forte conflittualità all’interno dello Zen, dovuta prevalentemente al controllo delle piazze di spaccio e degli altri affari illeciti che si svolgono tra le vie del quartiere.

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