Terza vittoria in casa per il Palermo, arrivata quando oramai non c’è più nulla da fare. L’anno prossimo i rosa ripartiranno dalla B ma danno una scossa, un colpo di coda; dopo la buona prova di Firenze oggi i rosa vincono con merito contro un Genoa impalpabile che adesso rischia grosso, complice la vittoria dell’incredibile Crotone che adesso è a due punti.
Il Genoa, vittorioso contro l’Inter in caduta libera, viene però da un periodo molto nero e deve lottare per non retrocedere; il Palermo sembra mettere il dito nella piaga giocando con la mente libera. Inizio senza squilli, ad un certo punto la svolta: sugli sviluppi di un angolo, il portiere grifone Lamanna respinge di pugno e un doppio colpo di testa, l’ultimo di Rispoli, che Lamanna controlla in presa sicura, facendo un passetto indietro. Peccato che, indietreggiando, il portiere si è trovato dentro la porta e la palla ha oltrepassato totalmente la linea. 1-0. Incredibile davvero.
Il gioco è spezzettato, il Genoa conferma il suo momento non riuscendo a risultare incisivo nell’area avversaria: entra subito Palladino per Cataldi per dare più peso in avanti ma più che i meriti la partita si mostra piena di errori. Anche Fuliganti cerca di imitare il collega avversario ma i grifoni non ne approfittano. La prima frazione si chiude con il vantaggio dei rosa e, soprattutto, con errori da entrambe le parti.
Il festival degli errori continua anche nella ripresa e coinvolge anche il centravanti macedone del Palermo Ilija Nestorovski che manca un facile tocco a porta vuota con Lamanna uscito a vuoto su cross di Rispoli.
Juric, prima di essere espulso, lancia il pupillo Simeone, non al meglio, che prende il posto dell’ex Pinilla: l’ingresso del cholito cambia i grifoni che adesso sono più incisivi in avanti. Entra Gonzalez per Andelkovic tra le fila dei rosa e Sallai e Chochev (palo) non danno tranquillità alla squadra che, comunque, dopo più di cinque minuti di recupero ed un miracolo di Fulignati all’ultimo respiro, porta a casa la vittoria contro un Genoa adesso veramente nei guai.