“Crocetta, il peggiore Presidente della Regione della storia della Sicilia, tenta di rifarsi una verginità sicilianista celebrando di fatto per la prima volta in cinque anni la Festa dell’Autonomia organizzando uno spettacolo senza senso (tranne forse quello di comprare con i soldi dei siciliani pagine e pagine di pubblicità istituzionale sperando che possa tornargliene qualcosa in termini di consenso)”.
A parlare così è Rino Piscitello, portavoce nazionale del Movimento Nazionale Siciliano, che va giù duro contro il governatore Crocetta, definito dalla formazione di Gaetano Armao come “il Presidente che ha svenduto lo Statuto siglando un accordo che ha regalato decine di miliardi allo Stato, sottomettendosi a tutti i diktat del Governo Renzi, il Presidente che ha sempre nominato assessori al bilancio non siciliani inviati da Roma, il Presidente che è stato sempre subalterno agli ordini dei partiti romani, ha perso il diritto di rappresentare la Sicilia in un giorno così importante.”
Secondo i sicilianisti, il 15 maggio non può essere una passerella istituzionale, ma “una giornata di riflessione sulla nostra storia, sul senso di un’autonomia tradita dall’Italia (ma anche da una classe politica siciliana incapace e subalterna) e sulla necessità di costruire un nuovo patto, moderno ed efficace, per consentire l’autodeterminazione del popolo siciliano. Il 15 maggio deve essere quindi insieme una giornata della memoria e una scommessa per il futuro della Sicilia”.
Secondo il Movimento nazionale siciliano, “lo Statuto, quasi totalmente non applicato e ormai deprivato del suo senso costituente, costò sangue e galera a tanti siciliani e rappresentò il riconoscimento da parte dell’Italia di una peculiarità nazionale della nostra isola. La Sicilia è infatti una Nazione e questo venne di fatto sancito con il carattere pattizio dello Statuto. Se lo Statuto fosse stato applicato, la Sicilia sarebbe stata la regione più ricca d’Italia”.
“E’ di questo furto di ricchezza che devono rispondere coloro che hanno consentito che venisse ignorato e allo stesso modo ne devono rispondere quelli che oggi si permettono di dire che sarebbe meglio eliminarlo. Ascari e nemici della Sicilia. Il 15 maggio, noi del Movimento Nazionale Siciliano festeggeremo lo Statuto ribadendo la nostra volontà di modernizzarne alcune parti per rilanciare e rafforzare i diritti di un’Isola maltrattata e depredata delle proprie enormi risorse. Vogliamo una Costituente siciliana che rielabori lo Statuto e ne faccia il perno del diritto di autodeterminazione dei siciliani”.