Abbiamo intervistato Maurizio Oddo, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle a Erice. Ecco come l’aspirante primo cittadino pentastellato ha risposto alle nostre domande.
Cosa propone il M5S per Erice?
“Senza trascurare l’ordinarietà, su cui c’è veramente molto da fare – dalla illuminazione pubblica, alla pulizia delle strade -il mio progetto – termine che preferisco all’abusato programma elettorale – contiene molte azioni straordinarie ma sempre nel rispetto assoluto dei cittadini e della democrazia partecipata; quest’ultima, infatti, coerentemente con le regole del Movimento, costituisce la base fondativa. Almeno quattro, i punti principali: nella convinzione che, oggi, l’Università costituisca uno dei volani principali per lo sviluppo del territorio, fare nuovamente parte del Consorzio Universitario, superando la scellerata decisione della amministrazione uscente di recedere dalla qualità di socio dal 2013; incrementare le azioni destinate allo sviluppo del Turismo sostenibile, strettamente legato alle risorse che Erice offre, dalla montagna al mare, attraverso uno dei più straordinari palinsesti medievali del mondo; reddito di cittadinanza per i Cittadini meno abbienti; il recupero delle periferie, anche attraverso il sistema del verde destinato a favorire la loro valorizzazione e quella delle frazioni. Senza trascurare – convinto, come sono, che il front office è dei dipendenti ma la responsabilità rimane di chi amministra – il dialogo con i Funzionari e tutto il personale dell’Amministrazione nello spirito di un miglioramento della macchina amministrativa. Non ci sottrarremo, ovviamente, al giudizio degli Ericini, in qualsiasi momento lo chiedano a cui rimane pieno controllo delle azioni partecipate negli anni avvenire e a cui, da tempo, chiediamo fiducia. Noi siamo quelli dei fatti e dell’impegno che inizia dopo l’11 giugno”.
Come è stata governata Erice in questi anni?
“Sicuramente con incompetenza, a vari livelli: dagli investimenti a lunga scadenza – citavo prima il caso disastroso dell’università – agli investimenti a breve scadenza – su tutti, la costruzione di una improponibile, così come è stata realizzata, pista ciclabile. L’interesse di pochi a scapito della collettività con il conseguente immobilismo verso quelle opere pubbliche destinate a strutturare, negli anni, il sistema città”.
Cosa non va per voi?
“Tanto! In termini di spazio, sarebbe più semplice rovesciare la domanda. In particolare, l’impossibilità di riuscire a intravedere la programmazione, in termini reali e non astratti, che è stata fatta nel decennio passato. L’Amministrazione uscente, infatti, non è riuscita a produrre il rendiconto 2015; un fatto gravissimo, considerato che il rendiconto costituisce il documento con il quale essa rende conto ai cittadini di come sono stati effettivamente spesi i soldi pubblici. Di conseguenza, senza questa documentazione è impossibile programmare e investire, in maniera seria e ponderata, per il bene dei cittadini e del territorio che finiscono per vedersi privati dei servizi essenziali fino al blocco totale dello stesso Comune”.
Su cosa dovrebbe puntare maggiormente l’azione del nuovo sindaco?
“Diverse le vie da seguire: da una parte, ripristinare i servizi essenziali: sistemazione del manto stradale, revisione e modernizzazione della illuminazione pubblica, catalogazione e valorizzazione del verde storico e del patrimonio monumentale; dall’altra, una attenta promozione di interventi strutturali, realmente utili allo sviluppo del territorio, eliminando lo spreco attuale di fondi pubblici: dalla rifunzionalizzazione degli edifici pubblici – in parte da destinare a contenitori dei dipartimenti universitari – al recupero degli impianti sportivi; dalla implementazione degli spazi verdi collettivi alla formulazione di un piano reale del traffico in grado di consentire lo spostamento percorrendo tutto il territorio. Non è casuale, d’altro canto, che il programma – progetto – presentato è il frutto della rielaborazione di incontri continui con i Cittadini, nel rispetto delle loro esigenze. Un programma vasto, consultabile sul sito www.mauriziooddo.it, diviso in cinque macro aree: Ambiente, Cultura e sport, Territorio, Sviluppo e Turismo, Cittadini in Comune”.