In base agli ultimi dati sulla situazione occupazionale la Sicilia è la “maglia nera” d’Europa, complice un tasso di disoccupazione che supera il 41%. Per il candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce il è il tema dei temi soprattutto in una realtà come quella di Messina.
“Ci sono 60.000 nostri concittadini – in età lavorativa – che non dichiarano alcuna forma di reddito- spiega Croce– E, di queste sessantamila persone, moltissime sono donne. Non è finita, perché ci sono altri elementi che ci permettono di inquadrare bene il nostro contesto: a Messina 4 persone su 10 vivono sotto la soglia della povertà e 3mila giovani ogni anno salgono sui “treni della speranza” e lasciano la nostra città per cercare lavoro, dignità e prospettive. Sono neolaureati, nella stragrande maggioranza dei casi”.
Il candidato sindaco evidenzia come serva un’azione forte, un autentico shock. E il Pnrr è l’occasione più importante con i fondi europei che arriveranno nei nostri territori.
“Serve una sterzata nettissima, che deve arrivare proprio ora, in quello che ci apprestiamo a vivere come un momento storico unico e irripetibile. Sul fronte PNRR ho maturato – sul campo e in un arco temporale di quasi 15 anni consecutivi – un’esperienza solida, ottenendo risultati importanti: adesso voglio mettere questo bagaglio di conoscenze a disposizione della mia città”.
Creare opportunità e soprattutto posti di lavoro fondati su alta produttività, alto contenuto tecnologico e, di conseguenza, buone retribuzioni. “Ciò significa puntare sulla nuova economia dell’innovazione e della transizione ecologica (energia, rifiuti, mobilità). PNRR e Zes, in tal senso, si presentano come attrattori di investimenti fondamentali. Ma, per azionare queste leve, diventa imprescindibile la sinergia con enti di ricerca, tessuto produttivo e istituzioni. Guardando a questi orizzonti, partiamo, tra l’altro, dalla meritevole rotta tracciata dall’Università di Messina, che sta posizionandosi in una prospettiva in cui innovazione e allineamento con i nuovi trend occupazionali sono un punto fermo. Infine, ma non di certo per ordine di priorità, il contesto impone una spinta sulla quantità e sulla qualità dei servizi alle famiglie alle imprese. Un’amministrazione degna di questa responsabilità, non può che mettere in campo una visione consapevole, contribuendo in modo decisivo a un processo virtuoso che deve mettere le persone al centro della sua azione. Per garantire autonomia, realizzazione e dignità ai messinesi”.