Leoluca Orlando si riconferma primo cittadino di Palermo, annienta gli avversari al primo turno e si appresta ad un altro quinquennio alla guida della città. “Se la mafia pensava di tornare a Palazzo delle Aquile, i palermitani hanno detto no grazie”. Ha esordito così il sindaco, accolto da un lungo applauso a Palazzo delle Aquile, per commentare il risultato delle elezioni amministrative. Il sindaco uscente, forte di un risultato che lo dà oltre il 46% dopo lo spoglio di 506 sezioni su 600, ha poi detto: “Abbiamo costruito una rete di servizi sociali, ogni persona viene seguita con un percorso dedicato, cosa diversa dal ‘ci penso io’ e dai bigliettini che accoglievano all’ingresso del comune chi aveva bisogno. È un cambio culturale”. “Ringrazio tutti i palermitani che hanno colto il senso del messaggio che mandavamo, di buona amministrazione e buona politica – ha aggiunto – È stato accolto il nostro invito a non fermare il cambiamento, che vuol dire dare risposte concrete ai cittadini. Abbiamo passato la campagna elettorale a dire che non siamo contenti di come vanno le cose a Palermo ma siamo contenti che vanno meglio di cinque anni fa. La mia candidatura fra tutte le candidature delle grandi città italiane è quella che riporta il miglior risultato, il che costituisce la conferma del riconoscimento di un cambiamento che deve continuare dopo gli anni devastanti del governo di centro destra. La positività di questa esperienza e l’esigenza di non fermare il cambiamento sono stati confermati dalla mia proposta di civismo politico lontano da velleitarismi e da soffocanti logiche di apparato“. Questo è quanto ha dichiarato Leoluca Orlando in attesa di conoscere i risultati certi, durante il corso dello spoglio. Orlando continua: “Stiamo continuando su una strada carica di futuro, dobbiamo fare ancora altri chilometri per arrivare alla perfezione dei servizi e dell’efficienza della città ma credo che i risultati che abbiamo conseguito ci spingono ad andare avanti. Vorrei dire grazie a tutti coloro che hanno condiviso questa che sembrava una follia, questa che sembrava un’anomalia, questa che sembrava assolutamente una cosa fuori dall’ordine normale delle cose ma probabilmente da Palermo arriva un segnale molto chiaro all’intero Paese: il mondo è cambiato e chi non comprende che il mondo è cambiato rimane o chiuso dentro la scatola di un apparato o in una piazza senza governare. Credo sia questo il senso di questo risultato, aspettiamo di conoscere i dati definitivi ma mi sembra che già fin da adesso i dati non potranno più essere smentiti dai dati definitivi”.