Sono ripresi da alcune ore “sotto silenzio” i trasferimenti – alcuni volontari li chiamano “vere e proprie deportazioni” – dei cani del canile municipale di Palermo. A marzo, dopo la protesta che aveva unito animalisti e volontari contro l’affidamento degli animali ad associazioni, a loro dire non titolate, i trasferimenti, sembravano essersi arrestati. Una vittoria dunque per quanti si erano battuti per questa causa, che in quella occasione era stata sostenuta anche da diversi rappresentanti di associazioni nazionali e animalisti assai noti, impegnati nella tutela e nella difesa degli animali, tra questi la presentatrice televisiva Licia Colò.
Nonostante da parte del Comune sia stata avviata la procedura relativa alle adozioni incentivate, funzionali (non tutti i volontari sembrerebbero essere d’accordo) a facilitare i lavori di adeguamento della struttura di via Tiro a Segno, ormai in corso, tutto pare non filare così liscio. A lanciare l’allarme infatti sono ancora una volta gli animalisti di Palermo. “Nessuno – precisa Alessandra Musso presidente LIDA Palermo – può capire lo stato d animo dei volontari del canile. Arrivi in canile e non trovi più cani che accudisci da mesi o anni. Cani a cui hai fatto delle promesse. In canile si vive un’atmosfera di sofferenza e dolore. Di ansia e paura. Oggi già dalle prime ore del mattino, 16 cani sono stati deportati presso il canile di Petralia Soprana. Verranno probabilmente consegnati alla nota staffettista Chiara Notaristefano. Chi erano questi cani? Non sappiamo ancora. Sappiate però che tutto questo dolore servirà solo a scatenare la nostra ira”.
Tornano dunque allarmismi e preoccupazioni, che giungono alle orecchie di Licia Colò. Dalla sua pagina Facebook posta un secondo video, che sta scatenando l’indignazione del web . L’appello inizia così: “Sono di nuovo qui per fare ancora una volta un appello sul futuro dei cani del canile di Palermo. Era marzo quando sono stata sommersa da richieste di persone, che mi chiedevano di intervenire. Allora ho fatto un videomessaggio e le proteste degli animalisti sono riuscite a fermare questi trasferimenti. Abbiamo pure un documento ufficiale. Pensavamo di avere vinto ed invece non è così: da mesi i trasferimenti stanno continuando“.