Aspettando la purificazione delle anime per mano del Dalai Lama, le strade di Messina restano piene di rifiuti e la fine dell’emergenza rifiuti sembra distante anni luce.
“Sembra di correre una corsa ad ostacoli che però non ha mai fine perché strada facendo si aggiungono nuovi ostacoli“, ha detto l’assessore Daniele Ialacqua, con una ammissione che rende l’idea sul clima pesante che si respira al palazzo comunale mentre in giro l’aria è già irrespirabile da un bel po’.
Una riunione dell’Unità di Crisi e Programmazione, svoltasi nella sede dell’assessorato all’Ambiente a Palazzo Zanca, ha fatto il punto della situazione ma in questo momento Messina e i messinesi più che di grandi teorie e teoremi di Pitagora chiedono soluzioni concrete, efficaci e immediate. Monta la rabbia, cresce il malcontento e la gente non ne può più di sentir parlare di problemi e complicazioni varie che impediscono ai cittadini di vivere in una città dove ci sia un minimo di pulizia e decoro ambientale. Messina invasa dai rifiuti ed è in arrivo il Dalai Lama, ma chi purificherà i bronchi dei cittadini?
Nel corso del summit in Comune si è discusso della possibilità di proporre nuovi provvedimenti per affrontare la situazione di crisi ma in questo momento, in buona sostanza, non si vede nulla di nuovo sotto il sole e l’unica cosa che rimane sono i rifiuti, accatastati per le vie e nei vicoli in attesa di non si sa bene chi e che cosa.
Il problema dovrebbe poter rientrare, secondo il Commissario di Messinambiente Giovanni Calabrò, eseguendo una media di circa 14 viaggi al giorno in discarica, con i mezzi idonei, come avvenuto già la scorsa notte. Ora c’è da vedere se questo crono-programma potrà diventare realtà e se si riuscirà ad andare fino in fondo nel tradurlo in un piano in grado di fermare l’emergenza e risolverla. L’Unità di Crisi e Programmazione prova a sbloccare l’impasse e risolvere il problema, ma chi già si è messo intanto in azione per esprimere tutta la propria rabbia sono i cittadini che hanno deciso di avviare la costituzione del comitato spontaneo “(Ri)Puliamo Messina” e l’hanno presentato in queste ore in Comune. La parola d’ordine è “ripulire Messina”, senza se e senza ma.
“La tassa sui rifiuti (Tari) va pagata in cambio del servizio di raccolta e l’importo della tassa viene calcolato, principalmente, sulla base dei costi che la società addetta alla gestione dei rifiuti sostiene nel corso dell’anno precedente. I messinesi – sostiene Francesco Tiano, portavoce del costituendo comitato spontaneo – non si sottraggono al pagamento di questo contributo ma pretendono un servizio soddisfacente e continuativo“.
“La proposta dei cittadini – ha aggiunto Tiano – sarà quella di contribuire, com’è giusto che sia, al pagamento del 50% della 1° rata dovuta, la restante parte soltanto dopo che il servizio sarà erogato con continuità e normalità. Qualora la richiesta non sarà discussa ed approvata dal civico consesso, congiuntamente alla Giunta ed al Primo cittadino ed il servizio non verrà erogato con continuità e normalità, il comitato spontaneo si riserverà d’intraprendere ogni azione che gli sarà consentita per l’ottenimento dei giusti diritti, compreso quello riguardante la salute dei cittadini”.
Adesso, i prossimi giorni, anzi le prossime ore, saranno la cartina di tornasole dell’emergenza. I 14 viaggi al giorno dei mezzi della nettezza urbana potrebbero iniziare a decretare una schiarita, ma se così non sarà allora il timore fondato, che sembra già una spada di Damocle, è che il quadro complessivo possa ulteriormente aggravarsi di pari passo con l’esasperazione dei messinesi. “Ci stanno prendendo in giro“, dicono i cittadini e sino a questo momento il rimpallo di competenze e negligenze ha prodotto soltanto un immobilismo e un’inerzia fantozziana.
Paradossale e inaccettabile è apparso poi ai messinesi che sia stato annunciato in pompa magna ai Nastri d’Argento l’arrivo a Messina, a settembre, del Dalai Lama, che verrà a purificare le anime mentre non si sa bene quando verranno purificati i bronchi di chi è costretto a vivere con intere montagne di spazzature dislocati per il territorio messinese.
Le strade, quando arriverà il solenne momento della visita di Tenzin Gyatso verranno chiaramente ripulite, come d’incanto rimesse a nuovo e fatte brillare lungo il percorso che attraverserà l’ospite d’eccezione. E non è difficile immaginare che il copione dell’estate sarà quello del sindaco Accorinti che già freme e si prepara al grande appuntamento col Dalai Lama, lo attende e lo ritiene un appuntamento con la storia, mentre dall’altra parte la storia sono già pronti a riscriverla con un ennesimo colpo di penna i messinesi alle prossime elezioni tra la voglia di astensionismo e il desiderio di scegliere un nuovo inquilino alla guida del palazzo comunale. Difficili dire chi sarà il prescelto, ma per adesso la priorità della gente è una sola: che la spazzatura venga tolta dalle strade, subito e senza altri ritardi.