In questi giorni su molti Tg ha tenuto banco l’inutile polemica sul fascismo e sulla proposta di legge del deputato Pd Fiano, per rendere ancora più gravi le sanzioni nei confronti di chi manifesta idee apologetiche nei confronti del ventennio mussoliniano.
Se non fossimo in Italia, chiunque crederebbe di trovarsi nella corsia di un ospedale psichiatrico, a contatto con persone non esattamente sane di mente. E invece, nell’Italietta a trazione piddina, quando il centrosinistra, privo di idee e sempre più lontano dagli elettori, si trova in difficoltà, ecco che per magia viene tirato fuori dal cilindro del prestigiatore il “pericolo fascista”.
Nel caso specifico, il pericolo in questione sarebbe rappresentato da un pittoresco e attempato titolare di un lido, il quale si sarebbe reso colpevole di un reato gravissimo: disseminare la spiaggia di cartelli adolescenziali con faccioni del Duce, frasi di dubbio gusto e altre amenità da solleone estivo.
Chiunque avrebbe chiuso la questione con una risata o con un eloquente “ma mi faccia il piacere”, ma ecco che nel Belpaese, con una puntualità sconvolgente, il Pd ha bell’e pronto caldo caldo un disegno di legge che vieta la diffusione di gadget mussoliniani, magliette con scritte fascisteggianti, vino nero come il fascio e altra paccottiglia.
Che tutto ciò integri un pericolo per la democrazia è francamente una fesseria cosmica. Anche perché, se in un ipotetico domani si dovesse presentare una forza politica autoritaria e con un progetto non democratico, di certo la forma esteriore di un simile partito non prevederebbe fasci littori, croci celtiche o cartelli con su scritto “Me ne frego. A Noi!”, che attengono a un’esperienza del Novecento, dunque del passato: un passato di certo irripetibile, soprattutto (ovviamente) nelle forme esteriori con le quali è stato conosciuto, faccioni del Duce inclusi.
Ecco perché una simile legge è inutile e ridicola. Soprattutto, perché i veri e attuali pericoli per la libertà sono semmai oggi costituiti da ben altro: ad esempio, da un potere finanziario che da anni detta l’agenda di quello politico, da multinazionali che impongono ai governi scelte scellerate sul clima, sul fumo, sulle banche e su… tutto lo scibile.
Bene hanno fatto, perciò, i deputati 5 Stelle a rispedire al mittente tale proposta di legge, perché pure un bambino capirebbe che il ventilato, quanto inesistente, pericolo fascista altro non è che l’utile paravento (usato a intermittenza dal Pd e dai suoi soci) per spostare su questo falso problema l’opinione pubblica e nascondere le porcherie che si vogliono far passare, nel frattempo, in parlamento: prima fra tutte, l’aiuto alle banche (chiesto da sua maestà il potere finanziario) e la legge liberticida sui vaccini, voluta e sostenuta a suon di soldoni sonanti dalle ricche lobbies del farmaco. Leggi, che la maggioranza e Renzi vorrebbero far passare senza troppi clamori.
Per fortuna, è difficile che gli italiani abbocchino all’amo di Fiano e dei suoi compagni, agitatori di pericoli inventati per nascondere quelli veri. Pericoli, questi ultimi, di cui purtroppo si accorgeranno ben presto le tasche dei cittadini.