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Licenziamenti Ksm, l’istituto di vigilanza predispone la graduatoria

venerdì 11 Agosto 2017
ksm

ksmL’istituto di vigilanza ha predisposto la graduatoria dei 524 lavoratori dichiarati in esubero. La lista arriva dopo che Ksm una decina di giorni fa aveva chiesto al prefetto di Palermo di convocare un tavolo di confronto politico-istituzionale parallelo al percorso previsto in questa casi dalla normativa. La procedura, infatti, era stata chiusa con esito negativo lo scorso 16 luglio presso gli uffici dell’Ispettorato del lavoro di Palermo. Nel frattempo il Ministero e l’Assessorato regionale del lavoro si erano impegnati per favorire un incontro tra le parti, ma da allora sia l’azienda che i sindacati non hanno ricevuto nessuna convocazione.

Qualche giorno fa, invece, la comunicazione della graduatoria da parte della società. Per stilarla l’azienda ha attribuito ad ogni lavoratore il punteggio di  0.001369863 per ogni giorno di anzianità di servizio e di 2.5 per ogni familiare a carico dichiarato. Dall’elenco sono stati esclusi i lavoratori che operano nelle strutture aeroportuali in virtù, secondo Ksm, della “unicità della qualifica operante in seno all’azienda”. Una decisione, quest’ultima, su cui le organizzazioni sindacali nutrono diverse perplessità e che, insieme ad altri aspetti, vizierebbe sia la procedura vertenziale che la graduatoria stessa.

“Prosegue con modalità alquanto dubbie e ancora una volta assolutamente discutibili la vertenza Ksm”, dichiara Monja Caiolo, segretario generale della Filcams Cgil. La sigla sindacale ritiene la procedura “viziata nella forma, in quanto l’azienda, in difformità da quanto previsto dalla L.223/91 ha escluso dalla stessa tutti i lavoratori in possesso di certificato Enac, sono arrivate oggi le prime lettere di licenziamento”. Inoltre, sottolinea Caiolo, “il punteggio assegnato dall’azienda ai propri dipendenti, in base all’anzianità di servizio ed al carico familiare non corrisponde in molti casi a verità. E non è la prima volta che ci troviamo davanti ad elenchi difformi. A questo si aggiunge che non è stata data alcuna comunicazione preventiva in ordine al numero dei licenziamenti avviati in questa fase: se tutti o parziali”. Alla luce delle prime valutazioni fatte, la Filcams ha già fatto sapere ai lavoratori che li assisterà per impugnare i licenziamenti.

Sulla stessa lunghezza d’onda Mimma Calabrò, segretario regionale Fisascat Cisl. “Come sindacato ci attiveremo a supporto dei lavoratori interessati dalla procedura per un’eventuale impugnativa dei licenziamenti. Faremo le dovute valutazioni sulla correttezza della procedure e della graduatoria”. Inoltre Calabrò, venuta a conoscenza della graduatoria, ha ulteriormente sollecitato l’Assessorato regionale a mantenere l’impegno preso relativo alla convocazione di un incontro, al fine di riaprire il confronto e trovare una soluzione che possa scongiurare i licenziamenti.

Anche la Uiltucs Sicilia, guidata da Marianna Flauto, parla di impugnative. Secondo il segretari regionale ci sono anomalie nelle procedure che l’azienda sta seguendo per licenziare i 524 dipendenti. “I lavoratori – dice Flauto – stanno già effettuando molte ore di straordinario in seguito a licenziamenti e la situazione è al limite. Tra l’altro dalle graduatorie redatte si evincono particolari che a nostro modo danneggiano una parte dei dipendenti. Viene dato uno spazio eccessivo ai carichi di famiglia a danno dell’anzianità di servizio. Per cui per fare un esempio un lavoratore con venti anni di anzianità è penalizzato rispetto a un neo assunto ma con 4 figli”. Questo, spiega Marianna Flauto, insieme all’esclusione del personale che lavora negli aeroporti rappresenta una discriminazione inaccettabile.

 

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