I narcos sudamericani della coca viaggiavano indisturbati sembrando normali turisti. E invece erano trafficanti colombiani in trasferta a Palermo. Il traffico sarebbe stato gestito da un trentottenne, Alessandro Bono, di Carini. Sarebbe lui la mente siciliana dell’0rganizzazione.
Bono è al centro dell’inchiesta della procura di Palermo, che stanotte ha visto scattare il blitz fra il capoluogo siciliano, la Calabria e la Campania, con 19 misure cautelari nei confronti di presunti trafficanti.
Gli investigatori ritengono che Bono acquistasse gli stupefacenti dalla Colombia. E la droga sarebbe arrivata in aereo direttamente all’aeroporto Falcone Borsellino, nascosta talmente bene da non essere scoperta. I corrieri sembravano insospettabili viaggiatori, con tanto di trolley e cellulari black berry per non essere intercettati. Ma gli investigatori erano già sulle tracce dell’organizzazione.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Maurizio Agnello e al procuratore aggiunto Salvo De Luca, è stata condotta dalla Guardia di finanza e dalla Polizia di Stato.
Gli aindagati nelle operazioni antidroga sono: Alessandro Bono, 38 anni, Edwin Arturo Molano Hurtado colombiano 36 anni, Giuseppe Mannino, 30 anni, Salvatore Faraci, 49 anni, Francesco Tarantino, 32 anni, Rocco Mirabito, 30 anni, Carmelo Cutrì, 29 anni, Giovanni Sergio, 29 anni, Davide Guillermo Naranjo Vasquez colombiano 33 anni, John Jarlin Rosero Murillo, 40 anni, Gloria Sulay Cotazo Zamorano colombiana, 43 anni, Salvatore Spatola, 69 anni, Giuseppe Filippone, 42 anni. Sono stati poortati in carcere. Ai domiciliari Fabio Chianchiano, 52 anni, Bennj Purpura, 23 anni, Antonino Vaccarella, 34 anni, Davide Vincenzo Pizzo, 43 anni. Obbligo di presentazione alla pg per Pietro Balsamo, 36 anni, Ernesto Anastasio, 30 anni.