Sono passate circa due settimane dallo sbarco dei 53 migranti magrebini nella spiaggia di Giallonardo, tra Realmonte e Siculiana, in provincia di Agrigento. Eppure quel barcone, approdato lo scorso 6 settembre, rimane ancora lì in uno stato di assoluto degrado, senza tra l’altro, un’opportuna recinzione o segnaletica di riferimento. Nelle vicinanze la puzza di nafta è fortissima. Chiunque si può avvicinare e salire a bordo in una spiaggia ancora frequentata dai bagnanti: pare che qualcuno, non curante delle scarse condizione igienico-sanitarie in cui versa l’imbarcazione, abbia già portato via parti del motore. Stracci, coperte, resti di cibo: ecco cosa rimane all’interno del barcone, che alla prima mareggiata potrebbe anche allontanarsi dalla riva.