All‘Assemblea regionale siciliana, dove è in corso l’esame della manovra finanziaria, ritorna la delicata questione della stabilizzazione dei lavoratori Asu, ancora in bilico.
Intanto, Sala d’Ercole ha approvato la norma per il sostegno al reddito dei precari per il 2022: 16,15 mln per gli Asu (54.1 mln per il 2023), 38 mln per gli ex Lsu, 31 mln per gli ex Pip (10 mln per il 2023).
“Ci aspettavamo una proposta vera in seno alla finanziaria, anzitutto sulle coperture, perché anche il testo base e l’articolo non fanno chiarezza sui famosi 15 milioni che dovrebbero esserci a sostegno della stabilizzazione degli Asu. Il 7 giugno si pronuncia la Corte Costituzionale e nel caso in cui in cui la pronuncia sia favorevole, occorre la copertura di 15 milioni per il 2022. la copertura e l’appostamento delle somme dove abbiamo chiesto sia in sede di discussione generale e continuiamo a chiederlo ora. Non è il momento di emendamenti farlocchi ma servono dati certi”, ha dichiarato in aula il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo.
Si tratta di un comparto che presta servizio presso i comuni ed enti privati della Sicilia: circa 5 mila unità di personale, gestito dalla Regione. Al momento i lavoratori stanno scioperando davanti Palazzo dei Normanno, dato che le organizzazioni sindacali di categoria contestano il fatto che con la legge di stabilità dello scorso anno erano stati stanziati, per l’anno 2021, circa 10 milioni di euro per permettere la contrattualizzazione dei precari Asu. Ma, come si ricorderà, il CDM ha impugnato l’articolo 36, ritenendo la norma “incostituzionale” per la stabilizzazione diretta di questo bacino.
“Nell’impossibilità di procedere alla stabilizzazione – sostengono i sindacati Ugl, Ale Ugl, Cobas-Codir, Confintesa e Usb – chiediamo che le risorse aggiuntive previste per il 2022 vengano utilizzate per garantire un’integrazione salariale che permetta ad ogni lavoratore di vivere più dignitosamente. Non si può pretendere che un lavoratore possa far fronte a tutte le necessità quotidiane con 600 euro mensili lavorando alla stessa stregua di un dipendente di ruolo e spesso sopperendo illegittimamente a croniche carenze di organico”.
Approvato l’articolo 7 della legge di stabilità regionale su ‘Agevolazioni in favore delle imprese localizzate nelle zone economiche speciali della Sicilia’ (cosiddette Super Zes)
“L’approvazione da parte dell’Assemblea regionale delle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nelle zone economiche speciali della Sicilia è un importante risultato che domani in rappresentanza della Regione porterò sul tavolo del comitato d’indirizzo della Zes Sicilia orientale che si insedierà ad Augusta”. Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, commentando il voto favorevole del parlamento siciliano. “Il Comitato d’indirizzo – spiega Turano – è di fatto la struttura di governo della Zes che consentirà la reale partenza delle Zes siciliane. Domani ad Augusta per la “Zes Sicilia orientale” e il 25 maggio a Palermo per la “Zes Sicilia occidentale” per conto del governo della Regione, presenterò ai comitati d’indirizzo il rafforzamento delle agevolazioni voluto dal Governo regionale che completano il quadro degli incentivi nazionali determinati dal decreto legge 36″, conclude l’esponente del governo Musuemeci.