Dopo il fermo lo scorso 8 luglio a Catania di un cartomante di 66 anni, detto il “mago“, sono finite in manette altre due persone, A.M.A., di 46 anni, padre di una ragazzina vittima di abusi, e C.F., di 31 anni.
I due, entrambi catanesi, sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Catania. Tutti gli indagati devono rispondere di violenza sessuale aggravata, corruzione di minorenne aggravata, sfruttamento della prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e corruzione di minore.
Le indagini sono scattate dopo che l’Azienda sanitaria provinciale ha segnalato che una minore, affetta da leggero deficit cognitivo e collocata presso una comunità, aveva riferito di avere subito, per anni, abusi sessuali da parte del padre e di una persona, estranea alla sua famiglia, conosciuta come “il mago”.
Entrambi, secondo il racconto della vittima, l’avrebbero costretta a prostituirsi. Gli investigatori hanno accertato la stabile frequentazione di alcuni minori infra-quattordicenni presso l’abitazione del “mago”, sia la circostanza che i ragazzini erano costantemente sottoposti ad atti sessuali ad opera dell’indagato.
Le indagini hanno consentito inoltre di accertare che il padre della ragazzina, per anni avrebbe sottoposto ad abusi anche il fratello minore della giovane, sin da quando era in tenera eta’. E gli investigatori hanno avuto anche conferma che l’uomo, in concorso con “il mago”, avrebbe per anni sfruttato la prostituzione della figlia bambina.
Approfondimenti investigativi hanno infine consentito di acquisire importanti riscontri in ordine all’attivita’ del cartomante, che, in concorso con C.F., parrucchiere, compiva regolarmente atti sessuali a danno di altri tre minori, all’interno della sua abitazione, nel rione dei Cappuccini.