“Con una spettacolare e tragica “commedia all’improvviso”, predisposta da Gino D’Anna, Presidente del Consiglio comunale, e messa in scena dai consiglieri di maggioranza, ignari attori delle consolidate strategie dei veterani, alla presenza dei tecnici, che avrebbero dovuto illustrate il piano al Consiglio, si affondano i presupposti di base della democrazia partecipativa”.
A sottolinearlo è Giuseppe Curcurù (nella foto), consigliere comunale del Movimento 5 stelle a Balestrate, in provincia di Palermo, in merito a quanto avvenuto nell’aula consiliare del comunale qualche giorno fa.
“A seguire – prosegue il consigliere di opposizione – dopo la lettura parziale dell’art. 16 L.R. n. 30/2000 da parte del Presidente, alcuni consiglieri di maggioranza recitano il canovaccio: “Presidente, sono incompatibile”. L’atmosfera si riscalda immediatamente, il Presidente non governa più i passaggi fondamentali della seduta – non viene acquisita la dichiarazione di tutti i consiglieri, non viene verificato, attraverso l’appello, il numero di soggetti incompatibili – e, con un colpo di coda, dichiara chiusa la seduta consiliare. Ho evidenziato, tra lo stupore della sala piena di cittadini increduli, tutte le forzature operate da questa maggioranza, illustrando anche come la consegna del Piano al Commissario ad Acta rappresenti, per i piccoli comuni, l’ultima spiaggia”.
“Avere sottratto il Piano alla discussione del Consiglio – conclude Curcurù – alla cittadinanza intera, rappresenta una grave lesione alla democrazia. La soap opera è piena di bachi che diventeranno oggetto di ulteriori indagini. La domanda di tutti i cittadini: perché nascondere un atto pubblico?”