Per le ex Province siciliane arriva una fondamentale boccata d’ossigeno. Le risorse contenute nello stanziamento supplementare sono pari un totale di 25.230.684,44 euro e si trovavano all’interno del ‘collegato‘ alla finanziaria regionale.
Eppure non tutti sono soddisfatti. Anzi da Ragusa, dal Libero consorzio arrivano strali violenti di protesta : “Il ‘colpo di mano’ operato è un ennesimo sopruso ai danni di un Ente piccolo ma virtuoso che paga enormemente sulla pelle dei propri cittadini e dei suoi dipendenti questo cervellotico e illegittimo procedere da parte dell’Assessorato regionale alle Autonomie Locali. Di fronte a questo sopruso che fa venire meno un minimo di credibilità e fiducia nelle Istituzioni, si fa appello al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta affinché recuperi certezza di diritto e proceda alla revoca del decreto assessoriale”.
A scrivere sono le Rsu del libero consorzio ibleo, mentre una richiesta di annullamento in autotutela viene dal commissario Dario Cartabellotta.
Ad essere contestato il criterio adottato, anche in relazione all’aspetto relativo al concorso alla finanza pubblica: “i (quattro) criteri utilizzati da codesti Organi Regionali non possono riguardare anche l’importo di € 65.819,56 in quanto determinano l’aberrante ed assurdo risultato di assegnare ai vari enti interessati una somma non corrispondente al rispettivo incremento del contributo alla finanza pubblica: si verifica, infatti, che dei 65.819.315,56 euro viene attribuita alla ex Provincia di Ragusa una somma-quota inferiore a quella che è il proprio incremento di contributo alla finanza pubblica, mentre altri enti si vedono assegnare una somma-quota superiore a loro carico allo stesso titolo”.
Oltre alla quota generale che, in base al decreto dell’assessore Lantieri di luglio scorso, ammontava in totale a 65.819.315,56 euro, e che fanno parte del fondo ordinario della Regione, il dipartimento ha effettuato una integrazione, un ulteriore riparto di interventi per il 2017.
Alle tre città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, complessivamente va uno stanziamento di 10.225.612,22 euro. Ai sei Liberi consorzi la ripartizione aggiuntiva porterà invece in dote 15.005.072,22 euro. Risorse che, in un contesto di enti dissanguati e ridotti finanziariamente ai minimi termini, contribuisce a dare una mano alle casse in piena crisi di liquidità.
La città metropolitana di Catania avrà in più 2.591.777,08 euro (che si aggiungono ai 13.378.928,97 euro di luglio). A Palermo andranno invece 3.840.376,58 euro (aveva avuto in precedenza 14.758.061,34 euro). Messina invece incasserà dal nuovo step 3.793.458,56. Il suo ‘acconto’ iniziale era stato di 8.562.113,11 euro.
Il riparto delle quote viene effettuato sulla base di alcuni parametri standard che vanno dal numero degli abitanti ai chilometri di strade che ciascuno dei territori provinciali al suo interno ricopre.
Entrando nel dettaglio delle sei ex Province, il quadro analitico risulta complessivamente abbastanza omogeneo. Il Libero consorzio di Agrigento ha avuto come assegnazione, nel nuovo piano di riparto, 3.321.153,88 euro, la parte tra i consorzi più consistente, che si sommano ai 5.879.746,06 euro.
Per Caltanissetta invece arrivano altri 2.481.822,02 euro (4.067.281, 61 euro la prima parte ricevuta), per Enna 2.756.096,91 euro oltre ai precedenti 3.335.391,58 euro.
Fatta eccezione per Ragusa (985.551,79 euro) gli altri enti di area vasta, Siracusa e Trapani incamerano a testa oltre due milioni di euro. Siracusa, la cui situazione di deficit complessiva rimane tra le più critiche, beneficerà di un contributo supplementare pari a 2.784.439,45 euro (5.88.490,64 euro la somma stanziata a luglio scorso). Chiude l’elenco Trapani a cui andranno risorse per 2.676.008,18 euro che si sommano ai 5.555.330,45 euro già previsti.