Dopo Montecarlo, Lugano, Andorra, Taipei e Kaohsiung nella Repubblica di Taiwan, giusto per citare alcuni dei luoghi in cui ha già fatto tappa, arriva a Palermo, ospitata da Palazzo Sant’Elia, la più grande esposizione su Andy Warhol, della Rosini Gutman Foundation.
La mostra “Andy Warhol – L’arte di essere famosi“, in un’installazione site specific, offre l’opportunità di comprendere l’essenza della visione lungimirante che ha fatto dell’artista, il padre della Pop Art, uno dei personaggio più influenti del XX secolo.
L’arte come oggetto commerciale da consumare, replicare all’infinito, senza perdere la potenza dell’immagine, sottolineando, così, il rifiuto per il concetto di “originalità” dell’opera.
Basta un colpo d’occhio, anche ai non addetti ai lavori, per riconoscere l’inconfondibile firma di Warhol che, più o meno inconsapevolmente, ha sdoganato il modo di fruire l’arte.
In totale sono 166 i pezzi in esposizione, raccolti dal 1957 al 1987, anno della morte di Warhol, tra questi opere storiche dell’artista accostati ad effetti personali mai visti prima: dalla cartella clinica di quella volta che subì un’attentato, insieme al compagno Mario Amaya, al passaporto, oltre ai disegni realizzati per illustrare un libro di ricette, realizzato con l’aiuto della madre.
Dalla Rosini Gutman Andy Warhol Collection giungono anche alcune opere inedite come gli Space Fruits, una serie di Dollars Bills di varie misure; Fish, Candy Box, Drag Queen, Kiku, Dress e Campbell Box, oltre a cover discografiche, numeri di Interview (la rivista fondata da Warhol a New York), ed altri oggetti divenuti opere d’arte negli anni.
La mostra che vanta il patrocinio, tra gli altri, della Commissione Europea, del Comune di Palermo e dell’EUA (European Union Associationn) delle Nazioni Unite, ha l’obiettivo di far conoscere l’artista da una prospettiva diversa rispetto ad altre grandi collezioni, focalizzando l’attenzione su opere che rappresentano la parte più intima, per affinità, e più vicina, per estetica, alle sue radici europee, sia dal punto di vista intellettuale che da quello artistico.
Orari e giorni di apertura sul sito della Fondazione Sant’Elia.