“Musumeci faccia un grande regalo alla Sicilia, che lei dice di voler fare diventare bellissima, si dimetta da candidato per evitare che questa Sicilia diventi ‘impresentabile‘, travolta dall’autotreno di certi soggetti discutibili che vorrebbe portare con sé a Palazzo d’Orleans. La Sicilia le sarà grata e resterà bellissima“. Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, si rivolge a Nello Musumeci, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione.
“Non c’è giorno che il presidente Musumeci, non mi attacchi – dice Crocetta – Forse è convinto che ci troviamo nell’ottobre del 2012 quando io ero candidato alla presidenza della Regione e l’ho sconfitto. Da allora non si da’ pace. Cinque anni di cause basate sulla stessa questione che riaffiora oggi, nell’ottobre del 2017, quello della coalizione degli ‘impresentabili‘. Anche allora Musumeci venne criticato da me per quella ragione, ma lui preferì farne un caso personale, come se l’attacco fosse rivolto alla sua persona e non a qualcuno dei suoi alleati. Cinque anni dopo apprendiamo che Musumeci non conosce i cosiddetti ‘impresentabili’ presenti all’interno delle sue liste, ma che li avrebbe scoperti recentemente leggendo i giornali“.
Poi Rosario Crocetta veste i panni del cronista e pone dieci domande a Nello Musumeci, sollecitandolo ad abbandonare la competizione perché, sostiene il governatore, “il problema degli elettori non è di non votare i cosiddetti ‘impresentabili’ candidati nelle sue liste, ma di non votare lei”.
Ecco le domande: “Musumeci, lei è a conoscenza che uno dei suoi maggiori sponsor, l’on Cuffaro, è stato condannato per reati connessi alla mafia?;
è a conoscenza che l’on Genovese, un altro suo grande sponsor e distruttore del sistema della formazione professionale in Sicilia, è stato condannato a 8 anni di carcere per reati contro la pubblica amministrazione;
è a conoscenza che i governi Cuffaro e Lombardo, suoi principali sponsor, hanno prodotto dal 2007 al 2012 la perdita di 14 punti di Pil e di 300mila posti di lavoro?;
è a conoscenza, visto che legge i giornali, che il bilancio consuntivo del 2012 – lasciato dal governo a lei adesso alleato – aveva due miliardi di deficit e due miliardi e settecento milioni di fatture non pagate ai fornitori?;
è a conoscenza che il precedente governo, presieduto da un presidente che la sostiene e che ha fatto persino una lista a suo sostegno, in cinque anni aveva certificato solo il 12% di spesa europea?;
è a conoscenza che la sanità siciliana nel 2012 era al penultimo posto in Italia per i livelli essenziali di assistenza, mentre oggi si trova all’8°posto?
Ed è a conoscenza che quella stessa sanità gestita dai suoi sodali alleati, era in deficit e adesso è invece in attivo?;
è a conoscenza che tale Pellegrino, candidato in una delle liste che la sostengono, considera Nitto Santapaola un punto di riferimento?
E ancora: “Come ha fatto a non accorgersi che il sindaco di Priolo, candidato in una delle sue liste, ha 22 capi di imputazione?;
come fa a non sapere che in questi cinque anni in Sicilia è cresciuto il Pil, è cresciuta l’occupazione e abbiamo speso tutti i fondi europei?;
come fa a non sapere, visto che legge i giornali, che il bilancio della Regione è risanato e che quest’anno, grazie all’accordo che abbiamo fatto con lo Stato, ci saranno ben due miliardi in più nelle casse della Regione?”
“Presidente Musumeci, se lei dovesse essere disinformato su tutte queste cose – scrive Crocetta – mi viene da pensare che la sua lettura dei giornali sia disattenta, le consiglio di leggerli con maggiore attenzione. Dopo comprenderà che il problema degli elettori non è di non votare i cosiddetti ‘impresentabili’ candidati nelle sue liste, ma di non votare lei”.
“Da Crocetta dieci domande a Musumeci. Che poi sono quaranta in meno degli assessori che ha cambiato in cinque anni. Irricevibile”. E’ il Tweet di Francesco Storace, presidente del Movimento nazionale, sulle domande di Crocetta a Musumeci.
Da Crocetta dieci domande a Musumeci.
Che poi sono quaranta in meno degli assessori che ha cambiato in cinque anni.
Irricevibile.— Francesco Storace (@Storace) 30 ottobre 2017