Applausi, baci, sorrisi e lo slogan ripetuto ‘viva il presidente’ accoglie Nello Musumeci, neo governatore della Regione Siciliana, all’arrivo nella sede del suo comitato comitato elettorale allestito nell’hotel Nettuno di Catania.
“Dobbiamo combattere per la Sicilia e dimostrare cosa sappiamo fare. Sarò il presidente di tutti i siciliani, di chi mi ha votato e di chi ha votato per altri o di non partecipare al voto. Il primo compito che dobbiamo assolvere è quello di recuperare oltre il 50% dei siciliani che non ha votato. Abbiamo il dovere di lavorare tutti assieme per restituire alla politica autorevolezza. Un sondaggio di alcune ore fa dice che il 12% dei siciliani ha fiducia nell’ente regione. Dato preoccupante che deve fare riflettere tutte le forze politiche”.
“C’è stata una caduta di credibilità. Con lavoro e buona politica; abbiamo il dovere di recuperare questa parte dei siciliani. È stata una campagna elettorale dura, difficile e in salita, avvelenata da cadute di stile, ma è acqua passata. Avverto per intero il peso di una grande responsabilità. Non mi nascondo e affronterò le condizioni drammatiche in cui si trova la mia terra, la stagione più difficile dei 70 anni di autonomia“.
“Riusciremo grazie a tutti a risalire la china, dobbiamo scrivere una nuova pagina di questa terra amara e bella, terra rassegnata che Verga ha voluto descrivere come la terra dei vinti. Con l’impegno di tutti la Sicilia non deve essere più da raccontare ma da vivere. Un’Isola con molti limiti ma con straordinarie potenzialità. Prima di chiedere aiuto agli altri dobbiamo convincerci che questa terra è redimibile, che ce la può fare”.
“Impegno antimafia è prerequisito dal quale non ci siamo mai allontanati nel corso del nostro lungo impegno politico, alternato da esaltanti vittorie e cocenti sconfitte. Impegno non deve essere solo del mio movimento ma di tutti i siciliani, ognuno nel proprio ruolo, ognuno nel proprio ambito. A chi ci guarda dall’alto con sufficienza diciamo che noi crediamo nell’Unità di Italia, ma se il Sud cresce con le stesse opportunità che sono state date al Nord“.
“Il centrodestra si ricompone e apre la strada ad un appuntamento politico importante, che nella prossima primavera dovrà dare un degno nome all’Italia. Il centrodestra deve fare ancora tanto per essere polo di attrazioni, dobbiamo fare la differenza, dobbiamo distinguerci, dobbiamo lavorare sulla scorta degli errori fatti nel passato. E’ un sogno che diventa realtà ed è solo il primo sogno, il secondo sarà quello di restituire tra 5 anni una terra normale e libera da ogni zavorra, lontana da ogni condizionamento esterno, riappacificatasi con se stessa, nella quale ognuno di noi deve ritrovare l’orgoglio di esserne figlio”.