Ci sarebbe una svolta nelle indagini sull’omicidio del boss palermitano Giuseppe Calascibetta, assassinato il 19 settembre del 2011 a Palermo. Un uomo avrebbe confessato alla polizia di aver fatto parte del commando che uccise il capomafia. La Squadra Mobile sta cercando riscontri per verificare la credibilità della fonte.
Il presunto killer ha precedenti per rapina e si è presentato nei giorni scorsi alla polizia. Su sue indicazioni gli agenti della Squadra Mobile hanno setacciato un terreno non distante dal luogo dove fu ucciso lo storico capo del mandamento di Santa Maria di Gesù. Agli inquirenti l’uomo avrebbe detto di sentirsi minacciato e di temere per la sua vita.
Il movente del delitto, per anni rimasto irrisolto, non è mai stato accertato. Scarcerato nel 2008 dopo avere scontato la condanna per la strage Borsellino, Calascibetta era sottoposto alla sorveglianza speciale, una misura che comporta come sanzione accessoria la sospensione della patente.
Per questo, per spostarsi, usava una microcar. E nella piccola auto fu trovato ucciso con cinque colpi di pistola a pochi metri da casa.