Nessun funerale pubblico in chiesa per Totò Riina. Lo ha detto oggi la Cei (la Conferenza Episcopale Italiana), che tramite il suo portavoce don Ivan Maffeis ha dichiarato all’agenzia ANSA che “E’ impensabile per un criminale che si è macchiato di delitti per i quali, come ha detto Papa Francesco, c’è la scomunica”.
“La Chiesa non si sostituisce al giudizio di Dio – ha proseguito don Maffeis – ma non possiamo confondere le coscienze“. Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, la diocesi nella quale si trova Corleone, ha detto: “Trattandosi di un pubblico peccatore non si potranno fare funerali pubblici. Ove i familiari lo chiedessero si valuterà di fare una preghiera privata al cimitero”. Non risulta che sino a questo momento la famiglia di Totò Riina la abbia chiesta.
“E’ un segno – ha detto Maffeis – che calpesterebbe la memoria delle vittime, di tutte le persone uccise, penso a Falcone, Borsellino, Livatino, ma anche i tanti preti uccisi, come don Puglisi, i magistrati, le forze dell’ordine. Un funerale pubblico – ha concluso don Maffeis – sarebbe un segno che va nella direzione opposta del compito della Chiesa, che è quello di educare la coscienza e contrastare la mentalità criminale“.