A corto di commesse e con più di un milione di euro di crediti vantati nei confronti di Amat la Sivibus di via Ugo La Malfa (Palermo), azienda che si occupa della manutenzione degli autobus della società partecipata del Comune di Palermo, intende trasformare i contratti dei suoi 41 dipendenti da full time a part time. Un’ipotesi fermamente rigettata dalle organizzazioni sindacali.
Nel corso di un recente incontro che si è tenuto tra i vertici dell’impresa e i rappresentanti dei lavoratori, Fiom, Uil e Uiltucs hanno detto no alla netta riduzione, di quasi la metà, delle ore contrattuali e delle relative paghe per i 25 metalmeccanici e i 16 addetti alle vendite. Il confronto è stato rinviato al 4 dicembre quando nella sede di Confindustria si terrà un nuovo tavolo per definire l’accordo sugli ammortizzatori sociali. Accordo che i sindacati intendono sottoporre al giudizio dei lavoratori attraverso un referendum.
Nello stesso incontro, infatti, sono state gettate le basi per una soluzione alternativa che prevede l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, strumento previsto dalla legge in entrambi i contratti. Questa dovrebbe scongiurare l’ipotesi iniziale. Nel frattempo il sindacato ha deciso di chiedere un incontro urgente con il Comune di Palermo. “Non possono pagare i lavoratori la colpa dei ritardi della pubblica amministrazione”, hanno dichiarato il segretario Fiom Cgil Palermo Angela Biondi, Francesco Foti della Fiom, e il segretario della Uilm Palermo Vincenzo Comella.