Lamentano la totale indifferenza del sindaco e della politica nei confronti della loro condizione i 3.000 lavoratori part-time e Asu del Comune di Palermo. Una parte di loro, circa 1.800, attende ancora di essere stabilizzata, mentre tutti chiedono l’aumento delle ore di lavoro contrattuali. Per questo ieri sono scesi in strada e in corteo, da piazza Castelnuovo, si sono diretti verso Palazzo delle Aquile per protestare contro l’amministrazione comunale.
“Ancora una volta si è avuta la netta consapevolezza della insensibilità di questo sindaco e dei gruppi politici consiliari, non solo verso i lavoratori, ma soprattutto verso l’utenza cittadina a cui sono destinati i servizi comunali che di fatto si vedono negati i diritti sociali a cui questa amministrazione è tenuta a dare risposte”, si legge in una nota unitaria diffusa in serata dalle organizzazioni sindacali.
Qualche giorno fa l’amministrazione ha comunicato la propria disponibilità a procedere con la stabilizzazione dei contratti precari, ma ha messo le mani avanti sull’aumento delle ore perchè considerato economicamente insostenibile per le casse comunali. I lavoratori, però, non sono disposti a valutare mezze misure o soluzioni intermedie rispetto alle richieste avanzate.
Per dare forza alle loro rivendicazioni fanno leva sul ruolo che essi svolgono all’interno della macchina comunale. “Questi lavoratori non sono marginali ed ininfluenti nella gestione amministrativa e lo sciopero di oggi lo ha dimostrato mediante l’adesione che ha previsto la consequenziale chiusura degli uffici, dei servizi, dei beni culturali, delle scuole, degli impianti sportivi, della polizia municipale e di tante altre disfunzioni che oggi a seguito dello sciopero si sono crete al comune di Palermo”.
“Tranne un misero impegno di convocazione da inoltrare al Sindaco, il Consiglio Comunale non è riuscito ad andare, lavandosene le mani e chiudendo di fatto le porte in faccia a questo bacino di lavoratori, rispetto alla vertenza che rivendica l’aumento delle ore e della stabilizzazione dei part-time ed ASU”.
In serata il primo cittadino ha fatto sapere che incontrerà le parti sociali dopo le festività natalizie. Nel frattempo le organizzazioni sindacali promettono battaglia. Proporranno ai lavoratori, a partire da oggi, di astenersi da ogni attività extracontrattuale, riservandosi di mettere in atto azioni di protesta ancora più incisive.
“Al di là dell’indifferenza dimostrata dalle controparti – conclude la nota – le organizzazioni sindacali auspicano che in sede di predisposizione del bilancio 2018, vengano appostate le risorse necessarie per incrementare le ore a tutti i lavoratori part-time e permettere all’amministrazione una efficace ed efficiente programmazione gestionale dei servizi”.