PALERMO. Dopo il flop del Comune sull’esperimento di pedonalizzazione al Cassaro basso, i commercianti denunciano “un crollo incassi del 70% nel mese di dicembre e gravi problemi nella viabilità e nei collegamenti che scoraggiano l’afflusso dei clienti nella zona. Orlando convochi conferenza dei servizi prima di decidere su pedonalizzazione”. Lo dice in una nota Rosario Arcoleo, presidente della commissione Affari Generali del Comune di Palermo d a margine di un incontro con una delegazione di commercianti.
“Prima di assumere qualsiasi decisione su eventuali provvedimenti di pedonalizzazione, chiedo al Sindaco di Palermo Leoluca Orlando di convocare una conferenza dei servizi per individuare una soluzione condivisa con i commercianti sul rilancio di quest’area della città che in molti casi non risulta nemmeno servita dalle linee Amat e che in questo momento è penalizzata ulteriormente da un contesto caotico sulla viabilità, favorito dalla pedonalizzazione già avviata nella parte alta di Corso Vittorio Emanuele. Bisogna lavorare ad una sintesi che tenga insieme il diritto di impresa e la salute dei cittadini, per scongiurare il pericolo concreto che molte attività siano costrette a chiudere i battenti – conclude il consigliere comunale del Pd -. Una pedonalizzazione decisa a senso unico, senza una programmazione mirata che favorisca un’attrattività della zona, rischia di trasformarsi in un boomerang per molti esercizi commerciali. Come è già avvenuto in via Roma”.
E ieri anche la consigliera comunale dell’Udc, Sabrina Figuccia ha attaccato il dietrofront del Comune sul Cassaro basso: “Le isole pedonali cittadine sono diventate come la tela di Penelope: di giorno sono attive, di notte scompaiono, per poi risorgere ma sempre con modalità diverse. Come dire, sembrerebbe che l’assessore al Traffico Jolanda Riolo abbia poche idee e pure confuse…”.
“Il Comune aveva deciso di trasformare in isola pedonale il tratto di corso Vittorio Emanuele da via Roma a Porta Felice. Dopo qualche giorno, la marcia indietro: niente più isola, ma strada aperta alle auto, ma soltanto in un senso di marcia, dal mare verso via Roma. Perché questa decisione? Perché fare questi esperimenti sulla pelle di commercianti e residenti, già abbondantemente vessati dalla Ztl? Perché confondere ulteriormente le idee degli automobilisti, che da un giorno all’altro si ritrovano prima con una strada chiusa e, subito dopo, con la stessa arteria aperta ma a mezzo servizio? Occorre, quindi, che il Comune torni immediatamente all’antica, ripristinando il doppio senso di marcia, per limitare i danni a commercianti e residenti”.