Il Comune di Messina, su proposta del Commissario Straordinario Leonardo Santoro, ha aderito all’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla realizzazione di interventi di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana nell’ambito del PNRR.
L’intervento prevede la messa a dimora di specie forestali e la successiva manutenzione per cinque anni; le specie prescelte saranno autoctone, tipiche dell’ecosistema mediterraneo e tenendo conto delle indicazioni del Piano Forestale per l’area di riferimento.
Gli interventi tecnici possono essere riepilogati in imboschimento specie arboree e arbustive, preparazione del terreno mediante ripulitura e spietramento, scavo buche, fornitura e trasporto piantine, messa a dimora di piantine autoctone di 1-2 anni in fitocella, eventuali sistemi di protezione e pacciamatura, chiudenda forestale.
Si useranno specie vegetali differenti anche in funzione del contesto in cui si interviene (aree per la rigenerazione urbana), in maniera tale che sia valorizzato l’habitat esistente. L’intervento di forestazione nel Comune di Messina rappresentato permetterà di mettere a dimora popolazioni di alberi ed arbusti coerenti con le caratteristiche biogeografiche ed ecologiche dei luoghi. L’obiettivo è la conservazione e miglioramento della biodiversità e diffusione di sistemi forestali ad alto valore naturale; tutela e gestione sostenibile del territorio; aumento della produzione di biomasse e diffusione di pratiche per la riduzione dei gas serra.
Con il progetto si intende raggiungere gli obiettivi generali di favorire la messa a dimora di migliaia di alberi autoctoni e l’adattamento e la mitigazione della crisi climatica, arginare e contrastare il consumo di suolo, tutelare la risorsa acqua, conservare e valorizzare la biodiversità, valorizzare i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi, migliorare la qualità di vita e il benessere dei cittadini.
L’intervento di forestazione è finalizzato a garantire una maggiore tutela della biodiversità e una migliore performance funzionale degli ecosistemi in termini di resistenza e resilienza. A tal fine si fa riferimento alla serie di vegetazione prevalente di cui al Piano di Forestazione, Boschi meridionali di quercia virgiliana con erica arborea (“Erico arborae-Querco virgilianae sigmetum”).
Relativamente agli obiettivi specifici l’intervento di forestazione, essendo distribuito su diverse porzioni del territorio comunale, è organizzato in maniera tale da aumentare le connessioni esistenti nei diversi corridoi ecologici. In particolare la messa a dimora di alberi verrà eseguita avendo attenzione di collocare a dimora specie compatibili con l’ambiente circostante, in maniera tale da inserirsi correttamente nel paesaggio. Di particolare importanza è la formazione di siepi mono o polispecifiche utili alla micro e mesofauna locale ed all’avifauna rappresentando riparo, siti di nidificazione e nutrimento. Di rilevante interesse la scelta di impiegare specie vegetali utili all’entomofauna locale. Le piantagioni eseguite saranno oggetto di cure colturali e di monitoraggio nel corso dei cinque anni successivi alla fine dei lavori comportando una maggiore presenza antropica sul territorio, garantendo la massima percentuale di attecchimento e aumentando il controllo del territorio.
Considerata la definizione di Foresta Urbana, l’individuazione delle aree sulle quali intervenire non ha interessato l’intera estensione del territorio comunale ma si è limitata a considerare l’abitato caratterizzato da tessuto urbano denso e le zone semiperiferiche che contornano l’abitato urbano e quelli dei villaggi periferici.
Pertanto è stato possibile individuare aree di verde intensivo e aree di verde estensivo; in particolare due zone di verde intensivo ubicate al centro della città e cinque zone di verde estensivo ricadenti nell’immediata vicinanza degli abitati.
Le aree di verde intensivo con superficie superiore ai due ettari coincidono con i due più ampi parchi urbani: villa Dante e il cimitero Monumentale. Si tratta di due zone limitrofe che raggiungono una superficie complessiva pari a circa 25 ettari caratterizzate da componente arborea articolata in piano dominante a notevole densità arborea con inclusi elementi di notevole pregio botanico e storico sui quali non si interviene e piano inferiore composto da arbusti e vegetazione erbacea che sarà possibile integrare con la messa a dimora di siepi in maniera tale da aumentare la biodiversità esistente.
Le zone di verde estensivo coincidono con le aree di pertinenza del Burgensatico di Pezzolo, esteso complessivamente 200 ettari circa. Si prevede la messa a dimora di piantine di latifoglie di specie differenti ma tra le quali prevarranno le querce oltre che siepi formate da specie autoctone caratteristiche della macchia mediterranea.