“Sul Piano triennale delle opere pubbliche, varato oggi dal Consiglio comunale di Palermo, è mia intenzione verificare, per ogni singola opera, la reale fattibilità e l’effettiva utilità della città, in una logica di rigenerazione urbana e puntando sull’ecologia, la sostenibilità e la funzionalità. Insomma, farò a Palazzo delle Aquile quello che ho già fatto all’Università e negli assessorati regionali risolvendo, nel primo caso, una situazione debitoria molto problematica e, nel secondo caso, investendo al meglio tutti i fondi disponibili, senza obiezioni da parte degli organi revisori“. Così, a margine di un incontro elettorale, il candidato sindaco di Palermo del centrodestra, Roberto Lagalla.
“Abbiamo un dato sconfortante: solo un quinto della città fa la raccolta differenziata. Ciò blocca la crescita di questo modello – ha anche detto – Serve un sistema semplificato di differenziata, investendo anche su Bellolampo per la realizzazione di un impianto di separazione per l’utilizzo commerciale dei materiali e l’invio degli scarti al termovalorizzatore più vicino. Su questo le interlocuzioni con la Regione sono già iniziate. A differenza dei miei avversari, ho dimostrato di saper gestire la cosa pubblica. Sono stato rettore dell’Università di Palermo e ho risanato un bilancio disastroso, così come da assessore regionale ho realizzato un efficace piano di rientro della sanità pubblica, evitando il commissariamento. Cosa che invece non è accaduto a molte Regioni governate dalla sinistra“.