Incredibile a dirsi, ma i rettori degli Atenei del sud, quelli tanto bistrattati e tenuti in scarsa considerazione, scalano la prestigiosa classifica stilata dall’Università di Stanford in California e che riguarda le materie scientifiche. E il primo posto in classifica spetta a Salvatore Cuzzocrea, 50 anni, rettore dell’Università di Messina e ordinario di farmacologia.
La classifica è stilata dall’ università americana di Stanford, in California, “terra” del presidente Herbert Hoover e di 35 premi Nobel. Così il migliore limitatamente alle materie scientifiche, tra i “Magnifici” italiani, è Cuzzocrea, seguito da Luigi Ambrosio della Normale di Pisa. Nella classifica sono tanti i rettori del sud, come Francesco Cupertino del Politecnico di Bari, Gerardo Canfora (Università del Sannio), Francesco Priolo (Catania), Giovanbattista De Sarro (Catanzaro), Nicola Leone (Cosenza), Vincenzo Loia (Salerno) e Matteo Lorito della Federico II di Napoli.
L’analisi è basata innanzi tutto sulle pubblicazioni sulle riviste scientifiche. Ed è un algoritmo che tiene in considerazione il numero di citazioni negli articoli scientifici oltre al numero di pubblicazioni ed il numero di articoli in cui si è primi o ultimi autori.
La top 20 del 2022 premia quindi gli atenei meridionali soprattutto se consideriamo che su 20 ben 9 sono del sud, nonostante la carenza di risorse ed il divario che sempre viene evidenziato tra le università del nord e le altre.
“L’orgoglio è quello di aver fatto bene il mio mestiere- commenta Salvatore Cuzzocrea- Ho basato il mio percorso professionale dando attenzione ad una visione internazionale, alla ricerca e questa visione spero di trasmetterla ai giovani. Ma se ci sono riuscito e ho raggiunto certi livelli internazionali è perché ho avuto buoni maestri che hanno dedicato impegno e passione alla formazione. Ed è quello che anima il mio operare oggi. La classifica inoltre dimostra che anche al sud si fa ottima ricerca e sono veramente orgoglioso del fatto che in posizione alta ci siano tanti colleghi di atenei meridionali. Lo studio non attesta che Salvatore Cuzzocrea ha alte qualità scientifiche ma che tanti atenei del meridione sanno fare ottima ricerca. Dovremmo riuscire a far uscire questi messaggi fuori, messaggi positivi, riuscire a raccontare meglio quello che siamo in grado di fare tutti insieme”