Il premio di maggioranza per Federico Basile potrebbe non essere certo. Il presidente del collegio del seggio unico, il giudice Corrado Bonanzinga, deciderà a fine controlli (tra almeno una settimana) e valuterà attentamente le diverse interpretazioni della normativa. I delegati delle coalizioni avverse a quelle di Basile infatti (centrodestra e centrosinistra) hanno presentato una memoria che contesta l’attribuzione del premio di maggioranza a Federico Basile. Diverso è il criterio di calcolo, almeno nella seconda fase.
Vediamo le due interpretazioni. Secondo chi sostiene che il premio scatta (e in Aula Basile potrebbe contare su 20 consiglieri) il 40% viene calcolato sul dato dei voti validi dal quale viene sottratto quello di tutte le liste (di ogni schieramento) che non hanno raggiunto la soglia del 5%. Poichè si tratta di attribuzione dei seggi in consiglio comunale non vengono considerate tutte quelle che non ne hanno diritto non avendo superato il quorum.
La tesi delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra è diversa nella parte finale. Stando a questa interpretazione della normativa dapprima si contano i voti validi di tutte le liste, poi il 40% della coalizione vincente viene calcolato sottraendo i voti delle liste che in quella coalizione (e solo in quella) non hanno raggiunto il 5%. E’ in sostanza un calcolo asimmetrico nella seconda parte. In questo caso la coalizione di Basile (Sicilia Vera più Prima l’Italia) si fermerebbe al 39,7% non raggiungendo il 40% e non facendo scattare il premio di maggioranza che sarebbe così suddiviso tra le liste che hanno superato la soglia.
Le conseguenze ovviamente sono opposte perché in un caso Basile avrebbe 20 consiglieri su 32, nel secondo non avrebbe la maggioranza (quantomeno non all’insediamento perché poi col passare del tempo le cose cambiano).
Il presidente Bonanzinga non si è espresso ed ha spiegato che valuterà attentamente entrambe le interpretazioni prima di decidere. Val la pena ricordare che la decisione del seggio centrale è “sovrana”.