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Messina, De Luca “pesca” tra i rivali. Ecco Trischitta: “Ho scelto Basile non Cateno”

lunedì 28 Marzo 2022

Io non mi candido con Federico Basile perché è Cateno De Luca, ma proprio perché è Basile. Se il candidato fosse stata un’altra persona non l’avrei sostenuta. E a Cateno quel che penso lo dico in faccia, sia nel bene che nel male”. Pippo Trischitta, ex Alleanza Nazionale, ex capogruppo di Forza Italia al Comune, ex coordinatore azzurro  ed ex candidato sindaco nel 2018 (registrò l’1,64% dei voti) torna in campo. E lo fa, a sorpresa, con l’avversario di 4 anni fa, Cateno De Luca, al quale fino almeno al 2020 non ha risparmiato strali su facebook  “un regime poliziesco e punitivo nella gestione della città”.

CON BASILE PERCHE’ E’ BASILE

Ma lo fa, spiega, perché ha conosciuto Basile negli anni da revisore dei conti, quando Trischitta, in era Accorinti, era capogruppo di Forza Italia. “Ho chiesto io il numero telefonico di Basile al collega Pergolizzi, la mia è una scelta totalmente autonoma che si basa sulla persona- dichiara Trischitta- Nel 2018 la mia candidatura a sindaco è stata una scelta di protesta contro il centrodestra che prima mi aveva scelto come candidato salvo poi dirottare su Bramanti. Ora il mio sostegno è una scelta nei confronti di Federico che ho apprezzato quando era revisore dei conti. Ha esperienza, competenza ed è un figlio del popolo come me. Non proviene dal mondo accademico come De Domenico e non è un figlio di democristiani come Germanà. E’ il nome migliore”.

Dopo 4 anni quindi Trischitta torna nell’agone politico e sarà inserito nella prima lista, quella Basile sindaco che è già stata presentata nelle scorse settimane. Con ogni probabilità sarà proprio Basile a fargli spazio, optando quindi per la sola corsa a sindaco e non a consigliere comunale.

LA RAFFICA DI FRECCIATE

Trischitta non ha risparmiato frecciate agli avversari “non esiste a Messina né la sinistra né la destra, esiste al massimo il centro. Non concepisco poi come i 5stelle abbiano rinunciato alla candidatura a sindaco a favore per di più con il Pd che hanno sempre detestato in passato”.

Una frecciata di qua, un’altra di là, da De Domenico ad Antonella Russo, dagli ex amici di partito di Forza Italia fino alle liste blindate “hanno già i nomi da far eleggere in consiglio, inutile provare a candidarsi in una loro lista, ti schiacciano”, Trischitta si è “catenizzato” al punto che Basile lo ha dovuto bloccare “sei effervescente ma è meglio fermarci qui”.

GLI ATTACCHI A DE LUCA

Quanto agli attacchi che dal 2018 al 2020 non ha risparmiato nei confronti di De Luca “fiumedinesoto figlio di un paese agricolo ancorato a costumi agricoli ottocenteschi che ha instaurato un regime poliziesco”, oggi non rinnega niente: “Io quello che non va glielo dico. L’ultima volta che l’ho sentito è stato 3 anni fa, ho votato per lui al ballottaggio e ogni volta sono stato chiaro. Adesso condivido il suo progetto meridionalista e poi ripeto tra Basile, De Domenico e Germanà io ho scelto il migliore”.

PORTE APERTE

Quanto a Basile, ha incassato anche il sì dell’ex assessore comunale al risanamento Pietro Currò e sta dialogando con altri consiglieri comunali in procinto di “traslocare” nelle sue liste.

“E’ una scelta coraggiosa quella di Trischitta- spiega Basile- Già ha dimostrato di esserlo nel 2018 candidandosi per dissentire dalle posizioni del centro destra e continua adesso. E’ un uomo di destra che porta un bagaglio di esperienza politica e professionale molto importante. E’ stato marginalizzato per la sua autonomia e noi invece lo valorizziamo. La nostra squadra è aperta alla collaborazione di coloro che indipendentemente da convinzioni politiche e ideologiche vogliono dare il proprio personale contributo”.

Il nocciolo sta proprio qui perché mentre si definiscono le candidature a sindaco entrambe le coalizioni rischiano di perdere pezzi tra chi ha un suo consenso nel territorio ed è in cerca della lista che gli consenta di raggiungere lo scranno d’Aula.

 

 

 

 

 

 

 

 

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