La stagione turistica 2022 sta risollevando il trend turistico a Taormina dopo il momento buio della pandemia ma le “ferite” del recente biennio si fanno ancora sentire e devono servire da monito nel percorso ora intrapreso di ripartenza della Perla dello Ionio.
“Il 23 giugno scorso – spiega il presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina (AAT), Gerardo Schuler -, Istat ha pubblicato i dati definitivi sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi nel 2021. I pernottamenti sono diminuiti del 33,8% rispetto al 2019. Mancano all’appello 114,5 milioni di presenze di clienti stranieri e 33 milioni di presenze di italiani”.
“Interessante il paragone 2019 – 2021 fra la media nazionale e i dati di Taormina – continua Schuler -. Rispetto al 2019, nel 2021 Taormina ha registrato il meno 52,44% di presenze rispetto al dato nazionale del meno 33,8%, quindi siamo andati peggio a dimostrazione della tesi che siamo una destinazione turistica più vulnerabile della media nazionale”.
Il 2020 e il 2021 si sono portati via la gran parte di quel flusso turistico che sino al 2019 aveva consentito alla Città di Taormina di registrare quasi stabilmente un dato turistico complessivo pari a circa Un milione di presenze all’anno nelle strutture alberghiere ed extralberghiere della città.
In questa stagione 2022 si sta registrando l’importante ritorno dei turisti stranieri e la capitale del turismo siciliano sta risalendo la china, con la speranza adesso che la stagione in corso si possa prolungare quanto più possibile e che l’autunno consenta alla destinazione di proseguire a pieno ritmo l’accoglienza dei visitatori provenienti da ogni parte del mondo.