Gli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa, coadiuvati da personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Pozzallo, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, sono riusciti a ricostruire dettagliatamente la dinamica del recente sbarco del 22 giugno di 104 migranti, rinvenuti a bordo di una barca a vela a circa 30 miglia a sud di Pozzallo.
Da quanto riferito dai migranti, il loro viaggio sarebbe iniziato dalle coste della Turchia, ove sono stati fatti salire a bordo della barca a vela, stipati in locali sovraffollati, privi di aerazione e saturi di gas di scarico, navigando verso la porzione di Mar Mediterraneo compresa tra l’Isola di Malta e la costa siciliana a sud di Pozzallo, ove sono stati intercettati e tratti in salvo.
I tre scafisti avrebbero condotto la barca a vela dalle coste turche sino alle coste italiane e nonostante abbiano provato a dileguarsi al sopraggiungere dei soccorsi, sono stati individuati grazie alle serrate indagini condotte dagli investigatori, senza soluzione di continuità.
All’esito dell’attività d’indagine, i tre scafisti sono stati sottoposti a fermo, che è stato successivamente convalidato e nei loro confronti è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.