Trentasette migranti, con tre diversi barchini, sono arrivati, durante la notte, a Lampedusa. Il primo natante, con 24 persone provenienti da Bangladesh, Egitto, Sudan ed Eritrea, è stato intercettato da una motovedetta della Guardia di finanza a 7 miglia dal porto di Lampedusa.
L’imbarcazione di 6 metri è partita da Abu Kammash in Libia. Sette i sedicenti siriani, fra cui una donna, che sono stati invece bloccati dai finanzieri sul lungomare Luigi Rizzo dopo l’approdo della “carretta”, che era salpata da Tripoli, a Cala Spugne. A tre miglia dal porto, sempre le Fiamme gialle hanno infine intercettato un gommone, partito da Mahdia in Tunisia, con 6 tunisini a bordo. Anche i tre gruppetti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, all’alba, erano presenti 1.497 ospiti a fronte dei 350 posti disponibili. Sul traghetto di linea, che giungerà in serata a Porto Empedocle (Ag), sono stati trasportati 40 migranti.
IL SINDACO
“La situazione igienico-sanitaria, con oltre 1.400 persone all’interno dell’hotspot, è allarmante. Quattrocento, cinquecento persone si riescono a gestire senza alcun problema, ma 1.400 è un numero esagerato e con 36 gradi è ancora più complicato”.
Lo ha detto il neo sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino è in costante contatto con la Prefettura di Agrigento e il ministero dell’Interno per sollecitare i trasferimenti dei migranti. “Sono in attesa di una conferma – spiega Mannino – , ma in giornata dovrebbe arrivare la nave Diciotti che caricherà un gran numero di migranti e, di fatto, alleggerirà la struttura di contrada Imbriacola”.