Riforma dell’Irsap e riqualificazione delle aree industriali per spingere gli investimenti sulle Zes. È quanto emerso nel corso del tavolo di confronto di nello stabilimento industriale della Colacem di Ragusa, a cui hanno partecipato Mimmo Turano, assessore regionale delle Attività Produttive, Giovanni Perino, commissario dell’Irsap, Gaetano Collura, direttore generale dell’Irsap, e Orazio Ragusa, presidente della terza commissione all’Ars.
“Il Polo di Ragusa riqualificato è un importante strumento di attrazione per nuovi investimenti. L’area industriale, che si estende da Modica-Pozzallo a Vittoria, da Santa Croce Camerina a Chiaramonte Gulfi, costituisce un polo di eccellenza, che gode di un ottimo stato di salute anche sul piano della liquidazione dell’ex Asi, un esempio per le altre aree, ma che non può prescindere comunque dalla riforma dell’Irsap – ha detto l’assessore Turano – La nuova legge attende il voto finale della Commissione e sarà pronta per andare in aula: una riforma di 10 articoli necessaria per rendere l’istituto una società in house, lavorare più agevolmente sulle Zes, con tutti i benefici che determinano, e semplificare il lavoro degli imprenditori. Obiettivo del governo Musumeci è rendere funzionali e attrattive le aree industriali in termini di servizi e infrastrutture, per agevolare gli investimenti, tenuto conto che esiste anche un’ampia area Zes di circa 350 ettari ricadente fra Ragusa e Pozzallo”.
“In commissione stiamo lavorando alla riforma Irsap con lo spirito del rinnovamento e della ripartenza per l’area industriale ragusana e per tutte le altre aree. L’infrastrutturazione e le Zes saranno fondamentali per rilanciare il territorio della provincia”, ha detto Orazio Ragusa.
“Opere di riqualificazione per circa 9 milioni di euro interessano l’area industriale di Ragusa, programmate dalla Regione e realizzate dall’Irsap con i fondi del ‘Patto per la Sicilia’ ed ex Insicem – ha detto il commissario ad acta Irsap, Giovanni Perino – A queste risorse vanno aggiunti 2,1 milioni di euro per la realizzazione di nuove infrastrutture di urbanizzazione per la costituzione del terzo polo industriale a Chiaramonte Gulfi, un’area di circa 100 mila metri quadrati comprendenti strade, reti idriche e fognarie e 73 mila metri quadrati di lotti da assegnare a imprese richiedenti”.