Un nuovo incidente al Cantiere Navale di Palermo riapre l’allarme sicurezza. Mercoledì sera un lavoratore di una ditta dell’indotto è caduto da un ponteggio di quasi due metri mentre faceva operazioni di molatura all’interno di un’officina. Trasportato in ambulanza a Villa Sofia, gli è stata riscontrata dai medici una lussazione alla spalla con una prognosi di 20 giorni.
I delegati della Fiom sono subito intervenuti in soccorso constatando che “fortunatamente il lavoratore era vivo e cosciente”. Fin da subito dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza è stato chiesto a Fincantieri, come prevede il protocollo, un incontro per capire la dinamica dell’infortunio.
“Sono fatti gravissimi, che non devono e non possono accadere all’interno di un luogo di lavoro. Come segreterie, unitariamente e congiuntamente alle Rsu, abbiamo chiesto un incontro non solo per discutere di questo infortunio ma per discutere della sicurezza in generale dello stabilimento – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti, della Fiom di Palermo, Serafino Biondo e Davide Vitale, Rsu Fiom Fincantieri – Da circa una settima, infatti, l’Rls della Fiom segnala a Fincantieri una serie di problemi che riguardano le operazioni di molatura che vengono effettuate contemporaneamente a tutte le altre lavorazioni”.
“Le procedure relative alle lavorazioni parlano chiaro – aggiunge la Fiom – Per la salute e sicurezza dei lavoratori, le operazioni di molatura, spazzolatura e verniciatura devono essere effettuate in assenza di altre lavorazioni in corso, per evitare agli altri lavoratori l’inalazione delle polveri”.
Un paio di anni fa, la Fiom denunciò Fincantieri all’Asp che, dopo i sopralluoghi, sanzionò l’azienda. “Abbiamo chiesto l’incontro a Fincantieri – proseguono i sindacalisti della Fiom – Se non ci saranno riscontri in tempi rapidissimi, saremo pronti alla mobilitazione. In questo caso per fortuna si è trattato di un incidente con conseguenze lievi, ma è necessario agire tempestivamente contro tutti gli incidenti sul lavoro”.