La posizione dell‘Agenzia europea dei medicinali (Ema) sul vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca “non è cambiata” e sono attesi in luglio nuovi dati relativi alla definizione del rischio di trombosi in diversi gruppi di età e per sesso. Lo ha detto all’ANSA il coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri, alla luce delle notizie recenti relative agli effetti legati al vaccino di AstraZeneca.
Il vaccino di AstraZeneca “è stato approvato all’inizio dell’anno nella popolazione dai 18 anni in su alla luce di un rapporto e rischi-benefici positivo, soprattutto per gli anziani. Da allora la posizione dell’Ema non è cambiata e il vaccino è valido“. Durante la raccolta dei dati, ha detto ancora, “sono emersi casi di trombosi con piastrinopenia, che sono stati esaminati dal nostro comitato di farmacovigilanza” e “in aggiunta l’Ema ha condotto nuove analisi per contestualizzare il rischio di trombosi in diversi gruppi di età, per sesso e in diversi contesti epidemiologici“, che hanno permesso di definire come utilizzare il vaccino nel contesto delle campagne vaccinali”.
Questi dati permetteranno di definire ulteriormente il rischio di trombosi. “Ci aspettiamo i risultati degli studi per luglio e già allora potremo essere in grado di determinare se i dati dicono qualcosa di nuovo“, ha rilevato Cavaleri. “Al momento l’Ema può dire che AstraZeneca è un vaccino estremamente valido e che è degli Stati membri – ha concluso – la scelta su come utilizzarlo alla luce del rapporto rischi-benefici“.