I Dottori Giuseppe Buttafuoco, Giorgio Li Vigni, Luigi Lo Giudice e Maria Tomasino sono dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo e, in tale veste, hanno svolto le funzioni di componenti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari della medesima ASP. A seguito di esposto presentato alla Procura della Repubblica di Palermo, è stato promosso un procedimento penale a carico degli stessi dirigenti dell’ASP.
In particolar modo, l’indagine penale ha riguardato la condotta posta in essere dai suddetti dirigenti, nella qualità di componenti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’ASP di Palermo, e consistente nell’irrogazione di una sanzione disciplinare (censura scritta) nei confronti del dott. Paolo Ingrassia, in asserita violazione dell’art. 54/bis del D.lgs n. 165/2001. Tale condotta, infatti, secondo quanto rappresentato nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Palermo, avrebbe integrato gli estremi del reato di abuso d’ufficio ex art. 323 c.p.
Entrando nei dettagli della vicenda, nell’ottobre 2016, il veterinario dell’ASP Palermo Paolo Ingrassia ha segnalato al manager della stessa Azienda, Antonio Candela, la carenza delle specializzazioni richieste affinché il collega Angelo Sergio Todaro assumesse le funzioni di responsabile temporaneo dell’unità di igiene degli alimenti.
In particolar modo, tale segnalazione veniva trasmessa dal Dott.re Ingrassia attraverso l’utilizzo della carta intestata dell’ASP e, dunque, senza che il medesimo si avvalesse del c.d. protocollo riservato.
L’organo disciplinare dell’Azienda ha dunque ritenuto di sanzionare il Dott.re Ingrassia in ragione della modalità con cui era stata presenta la segnalazione (utilizzo della carta intestata dell’ASP).
I sopra citati dirigenti dell’ASP, rappresentati e difesi dagli Avv.ti Girolamo Rubino, Roberto Tricoli, Giuseppe Gerbino, Vincenzo Zummo, Ninni Reina e Loredana Lo Cascio sono intervenuti nel suddetto procedimento penale articolando difese.
L’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, esaminate le difese dei soggetti indagati, ha ritenuto del tutto infondate le accuse mosse a carico dei dei Dott.ri Buttafuoco, Li Vigni, Lo Giudice e Tomasino e, per l’effetto, ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal Pubblico Ministero che aveva svolto le indagini in merito ai presunti reati commessi dai dirigenti dell’ASP di Palermo, ritenendo non condivisibile l’opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal Dott.re Ingrassia.