Le risorse inserite nel decreto Aiuti per la bonifica della zona Falcata rappresentano l’inizio di un percorso che potrà finalmente portare alla valorizzazione di una delle aree più belle di Messina, ma nell’ultimo mezzo secolo lasciata nel degrado.
E’ stata la parlamentare messinese Matilde Siracusano, promotrice dell’emendamento al decreto Aiuti che poterà 20 milioni di euro in 3 anni per la bonifica della zona Falcata, ad illustrare il provvedimento nel corso di una conferenza stampa insieme al presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, e al sindaco di Messina, Federico Basile.
Dopo gli studi effettuati dall’Università di Messina peraltro, la zona Falcata è stata inserita tra i siti inquinati e senza una bonifica complessiva, per la quale servono 80 milioni, non sarà possibile usufruirne.
Ma l’obiettivo delle istituzioni è procedere per step, iniziando dalla Real Cittadella per la quale anche la Regione Siciliana ha stanziato ingenti somme destinate alla valorizzazione.
“Ringrazio il presidente Mega e il sindaco Basile- ha commentato Matilde Siracusano-La riqualificazione della Zona Falcata, una delle aree più belle di Messina, necessita che ci sia una sinergia tra i vari attori istituzionali in campo, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
La norma che stanzia i 20 milioni di euro per il risanamento dell’area (2 milioni entro dicembre, 8 milioni nel 2023 ed altri 10 nel 2024), è stata approvata sia dalla Camera che dal Senato e pertanto è legge. Già a settembre potrebbe essere nominato il soggetto attuatore.
“Le risorse- ha continuato la deputata forzista- sono finanziate con il Fondo sviluppo e coesione, risorse dunque provenienti dal Ministero del Sud, e non posso che rinnovare il ringraziamento al ministro Mara Carfagna. Grazie a lei in poco tempo sono arrivati 120 milioni per il nostro territorio: prima 100 milioni per le baraccopoli, adesso 20 milioni per la Zona Falcata. Adesso dobbiamo correre con i passaggi amministrativi”
Ci sarà una delibera Cipess, probabilmente agli inizi di settembre e verrà nominato il soggetto attuatore, il Piano di caratterizzazione, invece, è già concluso, quindi ci sono tutte le condizioni per agire in tempi brevi.
“Dobbiamo trasformare la zona più bella di Messina in un attrattore turistico della nostra bellissima città.Adesso occorre partire e mettere a terrà questi 20 milioni. Poi, sono certa che se sapremo usare presto e bene le risorse a disposizione, ci potrà magari essere la possibilità di avere altri finanziamenti, sfruttando proprio la sinergia istituzionale della quale parlavo prima”.
La palla, passa alla Regione per quanto attiene il progetto per la Real Cittadella e l’avvio del piano di caratterizzazione. C’è però un altro problema. All’interno della Real Cittadella, incredibile a dirsi ma purtroppo è così, risiedono ancora due nuclei familiari che devono essere sgomberati. In questo caso tocca all’amministrazione comunale procedere con l’iter ed il sindaco Basile si sta attivando in questo senso.
La Real Cittadella è solo la prima area interessata alla bonifica perché, e serviranno molte più somme, l’intera zona Falcata a causa di strategie politiche e industriali scellerate di mezzo secolo fa, è oggi in condizioni di degrado oltre che diventato sito altamente contaminato.