La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’ operaio di 37 anni avvenuta in una ditta nella zona industriale di Catania. A provocare la disgrazia sembra sia stato uno scoppio improvviso avvenuto su un mezzo di lavoro. Accade a poche ore dalla pubblicazione degli open data Inail relativi alle statistiche sugli incidenti sul lavoro dei primi sei mesi del 2022.
Secondo quanto si è appreso l’uomo sarebbe stato colpito da un frammento metallico partito dopo un’esplosione, forse di una bombola, mentre era su un mezzo di lavoro. L’impatto è stato violento e l’operaio è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti medici del 118 e militari dell’arma del comando provinciale. La società per cui lavoravo il trentasettenne si occupa di raccolta e commercio di metalli.
Il dramma di Catania riporta l’attenzione alla tragedia delle morti sul posto di lavoro. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro tra gennaio e giugno sono state 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), 463 delle quali con esito mortale (-13,9%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 31.085 (+7,7%
Il calo rilevato tra i primi sei mesi del 2021 e del 2022 degli incidenti mortali è legato solo alla componente maschile, i cui casi denunciati sono passati da 487 a 408, mentre quella femminile sale da 51 a 55 casi. In diminuzione le denunce dei lavoratori italiani (da 463 a 378 decessi), in aumento quelle dei comunitari (da 17 a 25) e degli extracomunitari (da 58 a 60). Dall’analisi per classi di età, da segnalare gli aumenti dei casi mortali tra i 25-44enni (da 109 a 136 casi) e i decrementi tra gli over 44 anni (da 407 a 305). Al 30 giugno di quest’anno risultano otto incidenti plurimi avvenuti nei primi sei mesi, per un totale di 18 decessi, tutti stradali. Nel primo semestre 2021 gli incidenti plurimi erano stati nove, per un totale di 23 decessi, 15 dei quali stradali.
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’ Inail nei primi sei mesi del 2022 sono state 31.085, in aumento di 2.230 casi (+7,7%) rispetto allo stesso periodo del 2021 (10.748 casi in più, per un incremento percentuale del 52,8%, rispetto al pari periodo del 2020, e 1.490 casi in meno, con una riduzione del 4,6%, rispetto al periodo gennaio-giugno 2019). I dati rilevati al 30 giugno di ciascun anno mostrano un aumento per il primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021 nelle gestioni Industria e servizi (+7,6%, da 23.704 a 25.507 casi), Agricoltura (+8,6%, da 4.887 a 5.308) e Conto Stato (+2,3%, da 264 a 270). L’analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce nel Nord-Ovest (+16,2%), nelle Isole (+11,9%), nel Sud (+10,0%), nel Centro (+5,9%) e nel Nord-Est (+2,9%). In ottica di genere si rilevano 2.016 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 21.038 a 23.054 (+9,6%), e 214 in più per le lavoratrici, da 7.817 a 8.031 (+2,7%).