Non ci sarà una consultazione referendaria sulla viabilità a Taormina. L’opposizione sembra, infatti, aver rinunciato alla prospettiva di un’iniziativa popolare sul piano di circolazione nella capitale del turismo siciliano. Non sembrano esserci più i tempi ma soprattutto manca la volontà di spingere per la previsione di un referendum.
L’ipotesi era emersa nei mesi scorsi e in questa direzione era anche arrivata una riposta di regolamento per disciplinare i referendum nel comune di Taormina. Un atto, quest’ultimo, che venne approvato con voto trasversale dalla maggioranza e dall’opposizione che raggiunsero alla fine anche un compromesso sulla tempistica utile per questa tipologia di iniziativa.
Si è deciso allora che i referendum non possano essere calendarizzati nei sei mesi che precederanno la tornata di voto elettorale, che nella Perla dello Ionio è in agenda nella primavera del 2023. In linea teorica i tempi ci sarebbero ancora e si stava anche procedendo alla formazione del Comitato di garanzia, l’organo cioè che a tutti gli effetti richiederebbe in questi casi la previsione di un referendum. Ma, come detto, più che per i tempi stretti, non sembra esserci la volontà di “affondare il colpo” per un referendum che poi si tradurrebbe anche in un confronto-scontro politico in una fase nella quale sono già iniziate le grandi manovre pre-elettorali. E la corsa al voto per le Comunali 2023 entrerà ancora di più nel vivo dopo l’estate.
Il punto della discordia era e resta, in ogni caso, il senso unico sulla Circonvallazione, che tante polemiche ha suscitato sin dall’attivazione avvenuta l’8 marzo 2021. Il referendum ormai non ci sarà ma i fermenti sulla viabilità restano sempre attuali.
Da più parti si condivide che si debba andare nella direzione di un accesso in centro storico da consentire solo ai residenti con la Ztl ma poi a dividere sono le modalità di attuazione dell’iter.
L’opposizione chiede invece che le scelte sulla Ztl vengano ormai “congelate” e demandate alla futura Amministrazione, senza provvedimenti o sperimentazioni di fine legislatura. In particolare la minoranza vorrebbe lo stop alla determina dirigenziale con la quale il Comando di Polizia municipale ha previsto di recente una procedura relativa dell’affidamento del noleggio di un sistema integrato di controllo automatizzato di Ztl e pass. Si prevede di affidare il servizio per un anno nell’ambito di un iter di gara da 32 mila euro e la durata di questa iniziativa sarebbe poi di un anno. L’opposizione ritiene che, in pratica, chi prevarrà alle urne nella primavera del 2023, rischierebbe di ritrovarsi una Ztl per l’estate prossima già “confezionata” dall’esecutivo uscente. L’iniziativa prevede anche l’affidamento delle attività di revisione dei pass. La ditta aggiudicataria dovrebbe completare le operazioni di installazione, collaudo ed attivazione entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna del servizio, con un piano che punterebbe sulla previsione di tre varchi elettronici, in zona Arco dei Cappuccini, all’incrocio Mediterranee’ e davanti alla galleria Kitson (di fronte alla cassa del parcheggio Porta Catania). L’ipotesi di un’attivazione della Ztl in prossimità della fine legislatura fa comunque discutere.