Quella mattina era il maggio del 1971, Gianni Parisi, allora vice segretario della federazione del PCI, il segretario era Achille Occhetto, ci chiamò nella sua stanza, noi giovani funzionari del partito, per comunicarci che da Roma era arrivata una delegazione di funzionari del PCUS, il partito comunista dell’Unione Sovietica e si trovava a Terrasini presso Città del mare e che, pertanto dovevamo fare gli onori disi casa andando ad incontrarli.
Si trattava della solita vacanza premio che il Pcus, il partito comunista dell’Unione sovietica. riservata ai propri funzionari che si erano distinti nel lavoro del partito o negli studi o nelle attività a loro assegnate. Lo stesso avveniva da parte del partito comunista italiano che riservava questi viaggi premi in Unione Sovietica o in altri paesi socialisti ai dirigenti periferici ritenuti più meritevoli.
Una ritualità che per noi era una scocciatura, spostarsi da Palermo fino a Terrasini, per i soliti brindisi e i discorsi di circostanza,
Questo incontro, però, almeno per Gianni Parisi, assumeva un significato particolare, per cui ci teneva a fare una bella figura, perché tra i membri della delegazione vi era un certo M. Gorbaciov che lui conosceva molto bene dal momento che avevano studiato insieme e frequentato lo stesso corso all’Università di Mosca.
Gorbaciov allora era un oscuro funzionario di partito e niente faceva ovviamente supporre che eravamo di fronte ad un uomo che avrebbe cambiato i destini dell’Urss e della politica mondiale.
Nell’incontro che si svolse in un salone di Città del mare, tuttavia, fin da allora spiccava per autorevolezza, probabilmente era il capo delegazione e dopo il solito brindisi augurale, si soffermò con ognuno di noi e quando fu il mio turno, nonostante fossi già un dirigente del partito, data la mia giovane età, mi disse KOMSOLL? Che era la corrispettiva nostra federazione giovanile comunista e quando gli fu spiegato che invece ero rappresentante del partito rimase colpito dal momento che in Urss si diventava segretario dei giovani comunisti da 40 anni in poi, la famosa gerontocrazia.
Successivamente egli espresse il desiderio, non si sa perché, di visitare la Città di Enna e quando arrivò sul punto in cui si dominava tutta la vallata circostante ebbe ad esclamare: ma questo è l’ombelico del mondo! Grande fu molti decenni dopo la sorpresa quando fu eletto segretario del PCUS e capo dell’URSS.