Bilancio comunale, emergenze, pianificazione, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, traccia la lista delle priorità quando si avvicinano i primi 100 giorni di amministrazione.
“Nei passaggi le eredità sono sempre presenti, fanno parte della normalità – dice in un’intervista a Italpress -. È chiaro che i problemi per Palermo ci sono, hanno una datazione antica, per certi versi sono rimasti irrisolti e incompiuti nelle loro soluzioni. C’è la necessita di recuperare dinamicità e capacità di lavoro della macchina comunale, c’è da mettere in salvataggio il bilancio, dato fondamentale. Intanto, abbiamo cominciato a lavorare alle prime emergenze, mentre ci apprestiamo a una pianificazione di lungo periodo che dovrà riguardare gli interventi infrastrutturali più corposi e qualificati, con la manutenzione straordinaria delle strade e delle infrastrutture e – aggiunge – inevitabilmente un ripensamento delle modalità di svolgimento dei servizi essenziali dei cittadini, quali rifiuti e illuminazione pubblica”.
Quanto al bilancio, che da due anni non viene approvato, il primo cittadino spiega che “il gruppo di lavoro interministeriale con il Mef e ministero dell’Interno ha prodotto già un primo risultato, ovvero vedere annullato il piano di riequilibrio proposto dalla precedente amministrazione e la possibilità di avvalersi di un nuovo piano di riequilibrio da predisporre entro il 28 febbraio 2023. Speriamo di portare il bilancio 2022-24 all’approvazione dell’aula tra fine settembre e prima della metà di ottobre, in modo da riportare in comune in correntezza gestionale a partire da aprile 2023. A quel punto contiamo di poter approvare il bilancio preventivo 2023-25 entro il 30 aprile 2023”.
C’è poi la questione fisco. Per Lagalla: “Il miglioramento della riscossione è uno dei temi fondamentali unito a quello della non maggiorazione delle tasse. L’azione da mettere in campo che abbiamo già avviato in una interlocuzione serrata con l’Agenzia delle Entrate è per un maggiore livello di assistenza e collaborazione sia nella fase di accertamento che nella fase riscossione. Abbiamo ritenuto di fare ogni sforzo per limitare ogni possibile incremento delle tasse. Non possiamo chiedere incrementi di tassazione ai cittadini fino a quando non saremo in grado di dimostrare di essere capaci nel migliorare i servizi in questa città”.
Palermo, città sporca. Sull’argomento, il sindaco non dà la colpa solo ai cittadini: “Non sempre siamo perfettamente ligi alle regole della convivenza civile, ma devo dire che il servizio di raccolta dei rifiuti va meglio organizzato e finalizzato con più puntualità, va ripetuto in più punti della città. Il modello organizzativo deve cambiare. Entro il 20 settembre presenteremo un piano da 60 milioni di euro per l’acquisto di mezzi e per il potenziamento della raccolta differenziata”.
Lagalla parla anche del termovalorizzatore: “Credo che immaginare i due termovalorizzatori in luoghi della Sicilia distanti dai luoghi generatori della più larga parte dei rifiuti possa essere un errore. Il candidato alla presidenza della Regione siciliana Schifani ha superato il tema di una possibile azione di termovalorizzazione per il comprensorio della Sicilia occidentale a Palermo”, spiega ad Italpress e aggiunge: “Non escludiamo che la gestione del trattamento dei rifiuti possa in qualche modo costituire l’oggetto di un partenariato pubblico-privato per massimizzare l’economia circolare e trasformare il rifiuto in una opportunità”.
Ultimo punto trattato da Lagalla è quello, delicato, delle oltre mille bare insepolte: “Il progetto e il programma sono già sul tavolo. L’emergenza sarà finita quando avremo spostato tutte le salme e avremo un cuscinetto di sicurezza, ma su questo abbiamo già le linee di intervento chiare in modo da garantire e superare una condizione vergognosa”, avverte.
Il bilancio dei primi 80 giorni è per Lagalla positivo quanto all’impegno dei suoi assessori, alcuni dei quali candidati alle prossime elezioni del 25 settembre: “Non ho percezione di un allentamento di attività di impegno da parte degli assessori, tutti partecipano attivamente alle iniziative della giunta, tutti sono in campo per lavorare sui tantissimi problemi della città. E’ chiaro che in questo corso di autunno definiremo gli obiettivi di tutti da qui al 31 dicembre 2023 e su quelli misureremo la capacità di dare risposte a una città che le attende, ma non vedo problemi all’interno della giunta o problemi in Consiglio comunale. La politica è impegnata sulla campagna elettorale – ha proseguito – noi continuiamo a lavorare, poi sarà doveroso confrontarci sia all’interno della giunta che con le loro rappresentanze e con i partiti che sostengono la maggioranza”, conclude.