Il Cda di Asm Taormina, dopo i due anni di pandemia che hanno lasciato il segno nelle casse aziendali con un buco di 2 milioni e mezzo di euro negli esercizi 2020-2021, prova a tenere la barra dritta nei conti della municipalizzata per evitare di ricadere nel tunnel che a suo tempo (nel 2010) aveva spinto l’ente sino addirittura ad un decennio di commissariamento e liquidazione.
Il Consiglio di Amministrazione presieduto da Alfio Auteri e di cui fanno parte anche Stefano Loria e Sebastiano Smiroldo, ha autorizzato il pagamento del 50% dei debiti sin qui maturati dall’azienda nei confronti di fornitori e professionisti. Asm, ormai dallo scorso 1 giugno, dopo le dimissioni date allora da Nunzio Priolo, attende un nuovo direttore generale e in questa fase di paralisi dovuta all’assenza della figura del responsabile legale, in sostanza, disinnescare la potenziale “bomba ad orologeria” dei decreti ingiuntivi che rischiano di arrivare.
Per questo il 29 settembre scorso Asm ha disposto di procedere alle necessarie attività propedeutiche al pagamento delle fatture già ricevute per consulenze ed attività professionali prestate, per servizi resi, per forniture effettuate e lavori eseguiti. Il CdA ha disposto che il Ruac Maurizio Puglisi (Responsabile unico delle attività contrattuali), unitamente alla dott.ssa Paola Clienti, consulente contabile-fiscale di Asm, debbano procedere alla “necessaria verifica della sostenibilità economica e finanziaria dei pagamenti”.
Dai modelli delle entrate ed uscite elaborati dagli uffici contabili e dalla professionista si evince, a questo punto, il livello di sostenibilità per il periodo che va da ottobre di quest’anno sino al marzo del 2023. Da qui l’ok del CdA a liquidare il 50% di quanto dovuto per consulenze e forniture rese da Asm. E c’è ‘ok del segretario generale del Comune, Giuseppe Bartorilla, che ha confermato, a sua volta, con un suo parere che il Cda può adottare, durante la vacatio del direttore generale, “esclusivamente provvedimento a contenuto semi-vincolato, cui dovrà fare seguito l’adozione successiva del relativo atto di ratifica”.
