Il sindaco di Randazzo Francesco Giovanni Emanuele Sgroi, l’attuale presidente del consiglio comunale Carmelo Tindaro Scalisi e l’ex consigliere comunale nella precedente amministrazione, anch’essa guidata da Sgroi, Marco Stigliolo sono tra gli indagati dell’operazione antimafia dei carabinieri del comando provinciale di Catania “Terra Bruciata“ che ha consentito di individuare i componenti del gruppo mafioso operante nel territorio di Randazzo ed inquadrato nel clan Laudani.
A tutti è tre è stata notificata una informazione di garanzia ed un invito a presentarsi ad un interrogatorio in Procura. Le indagini hanno fatto emergere in occasione delle elezioni amministrative del Comune di Randazzo del 2018 anche le interferenze del gruppo criminale sull’amministrazione comunale. Secondo le accuse i tre indagati “avrebbero accertato, in cambio di voti portati da appartenenti al gruppo mafioso – hanno reso noto gli investigatori durante un incontro con la stampa – di elargire utilità consistite in posti di lavoro in alcuni alcuni casi anche la fruizione di alloggi popolari”.
Sono in totale 37 le persone indagate nell’operazione “Terra bruciata” dei carabinieri del Comando provinciale di Catania. A 21 di loro è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tredici sono gli avvisi di conclusione indagini e tre le informazioni di garanzia notificati.
I destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono Salvatore Sangani, di 58 anni e i sui figli Francesco, di 36, e Michael di 27; Samuele Portale, di 34; Pietro Pagano, di 41; Vincenzo Lo Giudice, di 57; Giovanni Farina, di 37; Salvatore Crasì Saddeo, di 46; Marco Portale, di 40; Francesco Gullotto, di 45; Fabrizio Rosta, di 31; Vincenzo Gullotto, di 48; Giuseppe Costanzo Zammataro, di 59; Giuseppe Sciavarello, di 42; Alfredo Mangione, di 54; Daniele Camarda, di 52; Salvatore Bonfiglio, di 32; Salvatore Russo, di 26; Christian Cantali, di 25; Francesco Rapisarda, di 27; Antonino Lupica Tonno, di 21.
“Terra bruciata è una operazione imponente perché di fatto azzera il gruppo mafioso dei Sangani inquadrato all’interno del clan Laudani e che opera sull’area etnea del Randazzese”. Lo ha affermato parlando con i giornalisti il Comandante provinciale di Catania dei carabinieri Rino Coppola.
“Dalle indagini – ha aggiunto Coppola – è emerso un quadro molto ampio e variegato di attività criminali che venivano poste in essere dal gruppo sul territorio. Sono emerse inoltre delle interferenze del gruppo mafioso sull”amministrazione comunale riferibili alle elezioni del 2018. In ragione di quanto emerso dalle indagini, tre amministratori locali tra attuali e passati, sono indagati. In questo caso le ipotesi di reato sono quelle di scambio elettorale politico mafioso“.