Pippo Laccoto, vero e proprio “veterano dell’Ars” è stato proclamato eletto con la lista Lega-Prima l’Italia, nella quale il sindaco (per la quarta volta) di Brolo, si era candidato da deputato uscente di Italia Viva. All’orizzonte, neanche tanto lontano, c’è però il ricorso al Tar che Luigi Genovese (oltre 9 mila voti con l’Mpa) presenterà nelle prossime settimane proprio per quel seggio assegnato con i resti.
A fare i migliori auguri a Laccoto ed a replicare a Genovese è il senatore Nino Germanà «Con elezione Pippo Laccoto premiato impegno di Lega-Prima l’Italia sul territorio- spiega – Siamo sicuri che grazie alla sua esperienza di numerose legislature e quella da sindaco di Brolo saprà rappresentare al meglio le istanze che arrivano da tutto il territorio della provincia di Messina».
«Abbiamo aspettato un mese per l’ufficialità e lo abbiamo fatto in silenzio ma sempre fiduciosi e consapevoli di quello che è stato il nostro risultato, anche alla luce degli sforzi profusi da tutti in campagna elettorale. Approfitto, ancora una volta, per ringraziare i nostri otto candidati della lista di Lega-Prima l’Italia perché è stata una campagna elettorale difficilissima, soprattutto nel messinese dove, a differenza delle altre province, si è registrato un buon risultato di De Luca. Nonostante ciò, siamo riusciti a far scattare il seggio e ad eleggere il nostro deputato regionale ».
Infine una risposta all’annunciato ricorso di Genovese. “Il nostro è ormai un dato consolidato dalla proclamazione ufficiale. Oggi a noi non interessa parlare di ricorsi o di Tribunali, siamo felici di avere avuto un riconoscimento importante da parte dei nostri elettori e Pippo Laccoto sarà il nostro deputato per i prossimi cinque anni. Va infatti precisato che nessuna preoccupazione destano le notizie fatte circolare su un possibile ricorso, in quanto la commissione elettorale ha rigettato tutti i rilievi sollevati sull’attribuzione dei seggi e se sul seggio fosse chiamato a pronunciarsi il Giudice amministrativo, a parte i problemi di inammissibilità del ricorso, il Tar potrebbe solo accertare che il distacco di Laccoto risulta ben più consistente di quello risultante dal verbale dell’Ufficio Circoscrizionale, in quanto nei dati definitivi della Prefettura risulta di ben 124 voti».