“Un raggio di speranza”.
E’ nato in Gran Bretagna un piccolo di bisonte selvatico, in primo “in più di sei millenni”. A Dare la notizia è stato il Washington Post.
A scoprire il “momento magico e iconico per la conservazione e la natura selvaggia in questo paese” è stato un team di ranger che lavora al progetto Wilder Blean per condurre animali al pascolo. Il progetto consiste nel portare tre femmine di bisonte dai parchi naturali della Scozia e dell’Irlanda in un’area di 500 acri a luglio e alla fine saranno raggiunte da cavalli selvaggi e maiali. Sebbene l’obiettivo sia che gli animali si arrangino da soli, vengono tuttavia monitorati da vicino e lentamente svezzati.
“I bisonti sono uno strumento straordinario e versatile”, ha dichiarato il ranger Tom Gibbs, aggiungendo che spera che ora questi animali possano essere “una delle chiavi per invertire le preoccupanti tendenze ambientali nella zona”.
I bisonti, infatti, fungono da “ingegneri dell’ecosistema”, termine che viene usato per descrivere le specie che possono modificare ma anche mantenere un habitat, tanto da esser considerati dagli scienziati come degli “eroi del clima”.
“Possono davvero modellare e progettare il paesaggio che li circonda”, ha detto Gibbs spiegando che la loro pelliccia aiuta a rigenerare l’ambiente in cui vivono, brucano e falciano l’erba con la bocca, i loro grandi corpi creano percorsi attraverso la fitta foresta e i loro escrementi sono un concime ricco che aiuta le altre specie vegetali a prosperare. “Tutto quel che fanno ha questo impatto positivo e modella il mondo che li circonda“, secondo il ranger.
La recente nascita del piccolo bisonte viene reputata un passo importante verso l’aumento della popolazione. I bisonti hanno una durata di vita di circa 15-20 anni e tutti i 9 mila esemplari che vivono in Europa “discendono da soli 12 animali di uno zoo”, ma nel corso del XX secolo, a causa della caccia eccessiva, sono arrivati quasi vicini all’estinzione.