La prima uscita ufficiale dopo il malore che lo ha portato ad un ricovero al Policlinico sarà il 10 novembre per la seduta d’insediamento all’Ars. Cateno De Luca sta scaldando i motori a Fiumedinisi per quella che come ha annunciato sarà un’opposizione costruttiva, senza cedimenti ma pronta a valutare le singole proposte. Varerà anche la giunta “ombra” sebbene il nome non sia stato ancora deciso perché l’attacco ischemico transitorio che lo ha colpito nei giorni scorsi ha rallentato una tabella di marcia che, in stile deluchiano, era serrata.
Dopo l’uscita dal Policlinico Cateno De Luca ha rassicurato tutti sul suo stato di salute e sta osservando un periodo di riposo dopo oltre un anno a ritmi h24 e oltre.
Nel frattempo gli altri 7 deputati eletti all’Ars hanno già preso parte alla giornata dedicata all’accoglienza dei neoparlamentari della XVIII legislatura.
Gli onorevoli Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto, Ismaele La Vardera, Ludovico Balsamo, Davide Vasta, Salvatore Geraci e Alessandro De Leo sono stati accolti in sala Verde dalla segreteria generale per i primi adempimenti: la fotografia, la consegna del tesserino e il riconoscimento vocale.
Un primo approccio dedicato a adempimenti burocratici in vista della seduta di insediamento in programma giovedì.
Per i due gruppi Sicilia Vera e Sud chiama Nord è stata l’occasione per riunirsi e affrontare insieme le tematiche che saranno al centro del dibattito politico. I riflettori sono tutti puntati sul ritorno di Cateno dopo la pausa ma nessuno dubita che sarà determinato a svolgere il suo ruolo fino in fondo, da candidato presidente della Regione arrivato secondo alle urne. L’attenzione di De Luca però non sarà soltanto volta alla Regione perché contemporaneamente sta lavorando alla costruzione di un movimento nazionale che guarda alle Europee del 2024 e nel frattempo a tutte le altre elezioni previste nel 2023 in Sicilia.
“Siamo pronti a rappresentare in aula le istanze dei siciliani che hanno riposto la loro fiducia nel nostro progetto politico- ha dichiarato il coordinatore dei deputati Danilo Lo Giudice-Saremo una opposizione propositiva. A breve con il nostro Governo di liberazione lavoreremo per fornire un’alternativa in grado di dare risposte concrete alle tante emergenze che attanagliano l’Isola. Oggi, a distanza di più di un mese dalle elezioni, non abbiamo ancora interlocutori con cui confrontarci. Giovedì 10 ci sarà la prima seduta di insediamento del parlamento siciliano ma il presidente Schifani non ha ancora sciolto le riserve sulla sua giunta. In questo quadro di incertezza ancora una volta a subirne le conseguenze saranno la Sicilia e i siciliani”.